da Milano
I conti delle Generali non hanno mosso più di tanto il mercato. Il titolo ha ieri chiuso a quota 31,35 euro, in lieve calo (meno 0,3%). Lutile di 2,4 miliardi, in rialzo del 25%, e i premi a quota 64,5 miliardi hanno confermato per la società triestina il terzo posto continentale, alle spalle di Allianz e Axa.
E per ora, come è stato detto ieri a Londra dal vertice del gruppo, in occasione della presentazione dei risultati agli analisti, la compagnia ha deciso di rivedere al rialzo lobiettivo di utile per il 2008, da 2,9 a 3,1 miliardi. Una decisione che dovrebbe permettere di mantenere il livello del dividendo (0,75 euro per azione la cedola di questanno) anche dopo loperazione di aumento di capitale gratuito che regalerà unazione ogni 100 ai soci.
Se qualcuno, tra analisti e investitori, si aspettava di più, dovrà ora attendere il prossimo «giro»: con lassemblea di aprile verrà rinnovato lintero cda della compagnia, per il prossimo triennio. Ma allo stato attuale non ci sono elementi per dire che la terna di vertice, composta dal presidente Bernheim e i due ad Perissinotto e Balbinot, non venga confermata. In proposito il vertice è stato salutato con favore da Parigi da Vincent Bollorè, socio di Mediobanca e da sempre sostenitore di Bernheim: «Ci vuole forse del sangue nuovo» per il consiglio di Generali, ma «non si cambia un'equipe vincente».
E sulla continuità aziendale, nella presentazione di ieri, Perissinotto ha dichiarato che il piano industriale triennale (2006-2009) verrà presto aggiornato «per far coincidere la scadenza del piano con quella del cda».
In ogni caso, secondo Perissinotto, la società si dovrà muovere sul mercato e punterà allestero: «Le operazioni internazionali sono la strada per la crescita, lattenzione per la crescita esterna sarà concentrata fuori dallItalia. Guardiamo a opportunità di acquisizioni ovunque», anche se «in Gran Bretagna non ci sono dossier aperti». Un riferimento specifico che ha un senso: «Sul mercato britannico dobbiamo essere molto attenti perché non siamo presenti, ma ciò che vedo in giro è abbastanza caro». Per le avventure oltre confine le Generali possono contare su di un capitale in eccesso ieri stimato nellordine dei 4,3 miliardi, su un capitale disponibile per 32,5 miliardi.
Balbinot, ha poi confermato che le Generali continuano a guardare a Est, fino all'Asia, con particolare attenzione per la Cina.
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