Generali va in Russia, ma per ora è quella «bianca»

Se la campagna di Russia è ferma, con il magnate Oleg Deripaska che pare non abbia intenzione di cedere il suo 61% nella Ingosstrakh, il gruppo Generali, con il suo alleato di fiducia nell’Est, Ppf, si rifà con la Bielorussia. Mercato piccolo, 10 milioni di abitanti, ma comunque interessante, con un Pil in crescita del 9-10% l’anno. Si è appreso ieri, infatti, che Generali Ppf holding ha ottenuto dal ministero delle Finanze del Paese la licenza assicurativa per operare nel ramo danni. La nuova compagnia, spiega una nota del gruppo triestino, guidato nelle sue avventure estere dall’ad Sergio Balbinot, sarà denominata Generali Belarus e sarà operativa entro fine anno. Fornirà anche supporto assicurativo all’attività di credito al consumo della rete Home Credit (Ppf), come già avviene in Russia, Ucraina, e Kazakhstan. Commentando l’operazione, Balbinot ha detto: «Ora Generali è attiva in 13 mercati della regione Centro Est Europa e conferma l’interesse della compagnia a continuare a crescere in Paesi dove i bassi indici di diffusione assicurativa associati a una forte espansione del Pil offrono un elevato potenziale di sviluppo».

Ieri Goldman Sachs ha però tagliato il target price del titolo Generali: a 23,7 euro dai precedenti 24,5. Causa, la sensibilità degli utili all’andamento dei mercati azionari; la caratteristica difensiva del titolo, secondo gli analisti, si è attenuata.

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