(...) combine tra Genoa e Venezia. E in quelle parole forse manda anche messaggi chiari a chi vorrebbe che si facesse da parte o a chi è semplicemente geloso. È il momento più atteso dellhappening per la Serie A che dopo le burrasche di Palazzo di Giustizia comprensibilmente è circondato da un clima di nervosa attesa per quello che potrà accadere. Ma le parole di Preziosi vanno dritti al cuore della gente: trentamila, cinquantamila? È difficile fare una stima per una piazza colma, ma che non è uno stadio e qualcuno arriva a parlare anche di centomila grifoni in visibilio. È soprattutto piena di speranza Piazza della Vittoria e i genoani che ne hanno viste tante dopo una serie A riconquistata dopo dieci anni, figuriamoci se chinano la testa proprio adesso, anche di fronte ad una possibile mazzata.
Aspettano preoccupati, sì, ma fieri e per nulla provinciali. E così mentre Preziosi si sfoga, Luca Bizzarri si concede allironia: «Buona sera a tutti. Ah, aspettate mi tolgo prima una cimice che mi sono trovato addosso...». Ecco il senso dellumorismo che il Genoa ha nel dna. Daltronde tifoserie che ammazzano e società che coprono sono altrove. Ma questo è un altro discorso. Cè uninchiesta e allora occorre rispettarla, aspettare unistruttoria che certamente non è nata per caso, questo lì sulla piazza lo hanno presente tutti. «Chi non salta è un magistrato» slogheggia il popolo genoano e lonorevole Alfredo Biondi che dovrà difendere Preziosi e la società, con la testa forse è già al derby con il doriano Lari e così salta pure lui. Quando gli dicono che «blucerchiato» nel coretto è stato sostituito da «magistrato» il vicepresidente della Camera si blocca: «No, aspettate, la giustizia è una cosa seria. E noi lo dimostreremo, ricusando accuse che per ora abbiamo ricevuto solo attraverso i giornali che nessuno si è degnato di segnalarci prima a noi. Personalmente mi batterò con forza affinché il Genoa dimostri la sua innocenza e lho detto pure ai due pm».
E domani finalmente Preziosi, il figlio Matteo e Capozucca verranno ascoltati da Lari e Arena. Un faccia a faccia importante. Per il resto tra fuochi dartificio, partecipazione di folla, applausi ai giocatori, battute di Bizzarri («mi dicevano oggi: siete proprio lInter di Milano. No, gli ho risposto: voi siete il Genoa di Milano»), interpretazioni red and blu di Baccini, qualche eccesso di troppo e gli sfoghi di Peo Campdonico che ha rinverdito il suo meraviglioso «Cantico per il Grifone» lhappening è filato liscio così come doveva essere. Uragano di applausi per Preziosi, ma anche per Serse Cosmi, ormai ex allenatore del Genoa che però, di fronte al suo presidente è stato molto diplomatico godendosi visibilmente emozionato laffetto della gente: «Sento che la stima che cera per me adesso va oltre. Vi ringrazio, ma questa è la festa di tutti» pronuncia con signorilità luomo del fiume che si gode la personale apoteosi, ma che non vuole ulteriori incidenti diplomatici.
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