Luca Russo
Il Genoa perde ancora una volta il suo profilo Greco e oggi a Brescia in attacco è costretto a cambiare. «Lupo» ha provato, ma all'ultimo si è deciso di non rischiarlo. Il risentimento muscolare alla coscia sinistra dell'attaccante, già autore di due reti in questo inizio di campionato, va risolto con calma e così è rimasto a Genova. «Sul recupero di Greco un po' ci speravo, ma la sua situazione è più delicata di quanto pensassi - ha confessato Gasperini alla rifinitura - Non ha una lesione importante però lui ha una muscolatura potente e sarebbe rischioso farlo giocare». Riecco così affacciarsi il rebus della punta centrale che si era già presentato alla terza e alla quarta giornata contro il Modena in trasferta e con il Piacenza in casa. E se con i canarini Aurelio fu rimandato, Adailton con il gruppo di Iachini lasciò il segno. E allora anche oggi al Rigamonti, in uno dei big match della sesta giornata di serie B, è probabile che al centro dell'attacco venga riproposto il brasiliano. Gasperini non conferma né smentisce. «Oltre a lui c'è Aurelio e c'è anche Tavares - aggiunge -. Ecco, il portoghese mi incuriosisce perché è cresciuto molto da quanto ho potuto vedere in allenamento. Credo che sia prossimo il momento di misurarlo con una partita». Giusto per aggiungere un petalo alla margherita da sfogliare. Ma per un petalo in più ce n'è uno che è in bilico. Sì, perché Rossi ieri alla rifinitura ha manifestato un affaticamento muscolare che ha frenato l'entusiasmo attorno al suo momento eccezionale. «L'ho visto palleggiare» sdrammatizza sorridendo Gasperini prima di salire sulla Freccia Rossoblù, ma tant'è anche questo dubbio là davanti rimane. Chi invece dovrebbe tornare al suo posto è Sculli che è reduce dalla squalifica e che «ha reagito bene alle voci su un possibile lungo stop della giustizia sportiva». Insomma il Genoa arriva ad affrontare il Brescia forte del primato, ma indebolito da alcune incognite. «Nelle prossime due partite incontriamo forse le due squadre più in forma del campionato a parte la Juve: prima il Brescia e poi il Cesena. - sentenzia l'allenatore rossoblù - Quella lombarda è una squadra molto fisica con giocatori che hanno fatto la A».
Visto il valore degli avversari un pareggio potrebbe essere accolto con favore, ma il tecnico di Grugliasco lascia intendere che vuole lanciare un segnale forte a tutto il campionato. «Un pareggio? È sicuramente positivo anche perchè arriverebbe contro una diretta concorrente - afferma - però è vero che se vinci in trasferta fai un salto di qualità e noi in questo momento ne abbiamo bisogno. Diciamo che noi dobbiamo capire quanto siamo davvero competitivi». La storia dice che l'ultimo incontro al Rigamonti risale al campionato 1999-2000. Il Genoa si impose per una rete a zero grazie al gol firmato da Carparelli. I numeri affermano invece che la squadra di Somma è ancora imbattuta come Cesena e Juventus e ha subito solo tre gol anche se, va detto, ha una partita ancora da recuperare, proprio quella contro la Juve.
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