Alessandro Ursic
Il Genoa contro «i poteri forti» e col sostegno di mezza città: ieri enorme corteo di 10mila tifosi ha bloccato fino alle 22 il casello di Genova Ovest e le strade della città. La volontà dei tifosi è forzare la mano alla Caf, che dovrà decidere in merito alla retrocessione in C1. Dopo ore tranquille, a blocco da tempo levato, razzi e sassi contro la sede del Secolo XIX e carica della polizia.
Ma quella di Genova non è lunica «battaglia» estiva. Il Napoli contro sei squadre di serie B. Messina (per la terza sera i tifosi hanno bloccato gli imbarcaderi), Torino, Perugia e Salernitana contro il sistema. Franza contro Gazzoni. Che il calcio italiano sia in fase di schizofrenia, in questa estate da sfida allOk Corral, è ampiamente accertato. Il frenetico alternarsi di sentenze e ricorsi però dovrà per forza finire in meno di due settimane.
Il Consiglio Federale si riunirà il 10 e l11 per decidere sui ripescaggi e sullapplicabilità del lodo Petrucci per le escluse. Poi bisognerà stilare i calendari. Le tappe per arrivare al Consiglio sono già state fissate. Il 2 e il 3 agosto si riunirà il Tar del Lazio per giudicare sui ricorsi presentati da Messina, Torino, Perugia e Salernitana contro lesclusione dai rispettivi tornei per buchi contabili. Il Tar dovrà anche decidere sul caso dei pagamenti Inail di sei squadre di B (Pescara, Brescia, Arezzo, Ascoli, Piacenza e Vicenza), questione sollevata dal Napoli con lobiettivo di essere ripescato nella serie cadetta e ormai quasi inutile, dato che i verdetti degli ultimi giorni hanno già spalancato ai partenopei le porte della B.
Nei giorni 5 e 6 si riunirà la Caf, che deciderà senza ulteriore possibilità di appello il futuro del Genoa, retrocesso in C1 con 3 punti di penalizzazione dalla Commissione disciplinare.