Diego Pistacchi
Ora lo ha detto anche lex presidente della Caf, Cesare Martellino. Ma potrebbe esserci anche un altro testimone a confermare che il 6 agosto dellanno scorso i giudici erano al mare anziché essere riuniti per decidere la sorte del Genoa. È il portiere dellhotel Aldrovandi di Roma, sede scelta dalla Caf per celebrare il processo sportivo di secondo grado. Quel 6 di agosto, fin dalla mattina, la sala riservata dalla Federcalcio era vuota. E ci fu una telefonata di Enrico Preziosi, impaziente di conoscere lesito dellappello, che verificò lassenza di tutti i magistrati. Il presidente del Genoa chiamò il centralino dellhotel, per avere notizie. Erano appena le 11 di mattina e alla reception gli risposero che della Caf non cera più nessuno. Il dubbio che se ne fossero andati al mare sembrava allora soltanto una malignità, ma lintervista di Martellino rivela oggi che non si trattava di cattivi pensieri.
A questo punto resta da verificare quanto scritto su tutti gli atti ufficiali della Figc e della Caf. Perché tutti riportano le date del 5 e del 6 agosto come quelle in cui la Commissione dappello federale si riunì per decidere sul Genoa. Il 5, per la precisione, fu il giorno del dibattimento. Gli avvocati, come lamenta seccato lo stesso Martellino, parlarono tutto il giorno (giustificando così secondo lex presidente Caf un «calo di tensione» nei magistrati che si sentirono autorizzati a scrivere bigliettini di offese a Preziosi e di esaltazione della camorra) e dalle 10 di mattina si andò avanti fino alle 10 di sera con due e più ore di pausa pranzo. Tanto stanchi per aver dovuto ascoltare le parole degli avvocati, i giudici la sera del 5 non avranno certo discusso della sentenza. Che dovrebbe quindi essere stata valutata, stando agli atti ufficiali, il giorno successivo, il 6. Ma alle 11, lo conferma il portiere dhotel «testimone», non cera sicuramente più nessuno. E Martellino era al mare.
Lipotesi sollevata dallavvocato Maurizio Mascia che quella sentenza fosse stata scritta prima non sembra più solo avvalorata dalle perizie informatiche. E su questo aspetto si apre un altro piccolo giallo. Cesare Martellino annuncia che la Figc ha fatto fare una controperizia che dimostrerebbe la correttezza del lavoro della Caf. A prescindere dal fatto che si tratta di una perizia di parte, mentre quella chiesta dalla procura di Genova è stata affidata a tecnici esterni, resta da capire come abbia fatto la Federcalcio ad avere una copia della perizia che lavvocato Mascia non ha dato neppure al suo cliente, Enrico Preziosi.
E a proposito di «forma», il processo Genoa può vantare unaltra esclusiva assoluta. I giudici che ascoltarono le arringhe degli avvocati erano dieci, quelli chiamati a comporre il collegio giudicante, soltanto cinque. Ebbene, la Caf decise questo taglio a sorpresa, a processo in corso. Basta dare unocchiata a quanto fatto proprio ieri dal nuovo presidente della Caf, Cesare Ruperto, per capire che si tratta quantomeno di unanomalia.
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