Luca Russo
La Coppa Italia è sfumata e nello spogliatoio rossoblù si fanno i conti: da otto partite ufficiali il Genoa non vince. E così quella di domani a Treviso ha un po' il sapore della prova del nove per capire se il momento di difficoltà in campionato è stato superato venerdì con la Juventus o se invece l'astinenza prosegue. «Una vittoria ci darebbe il necessario slancio - ammette l'allenatore rossoblù Gian Piero Gasperini - anche perché ci riporterebbe in una posizione ottimale di classifica». Ma la condizione attuale non è delle più semplici. Da una parte c'è infatti il presidente Enrico Preziosi che rumoreggia, «a Treviso voglio una prova di carattere, la Juve non deve essere una parentesi» ha detto subito dopo l'eliminazione con l'Empoli. Dall'altra c'è l'infermeria che resta affollata con Milanetto fermo e Rossi in dubbio fino all'ultimo. «Temo che domani sarò costretto a proporre la stessa squadra di venerdì scorso - ammette il tecnico di Grugliasco che oggi a Pegli preparerà la partita con una seduta a porte chiuse - in ogni caso dobbiamo migliorarci soprattutto quando andiamo in svantaggio: tendiamo infatti a reagire in modo eccessivo e invece serve maggiore equilibrio».
Insomma anche Gasperini stringe i denti e non potrebbe essere altrimenti perché le prossime quattro partite saranno importanti per rimanere agganciati al treno che conta, poi toccherà alla società. «La dirigenza è stata brava ad inizio stagione a garantire una buona ossatura - ha dichiarato - è chiaro che la rosa a gennaio va completata. Ma a questo proposito, e mi ripeto, ho visto il presidente molto determinato e sono sicuro che la squadra sarà ancora più competitiva». E le grandi manovre in questo senso in società sono iniziate da tempo. Il responsabile dell'area tecnica Alessandro Gaucci ha scelto la strada del silenzio, ma intanto proprio ieri mattina all'Istituto Baluardo nel Porto Antico si sono presentati due brasiliani per le visite mediche. Si tratta di Flavio Pinto De Souza, 26 anni, esterno destro difensivo con il vizio del gol, in scadenza di contratto con il Figueirense e con passaporto comunitario, e del giovane Barbosa, classe '85, trequartista già seguito in passato da Gaucci non tesserabile perché extracomunitario, ma pronto per essere parcheggiato ad una società amica.
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