Genoa, sul prato verde è buona la prima

Genoa, sul prato verde è buona la prima

Giovanni Porcella

Piove, fa freddo, ma la tifoseria rossoblù è in fermento. Salgono in mille a Neustift per seguire da vicino la prima uscita stagionale del nuovo Genoa, ma il cuore se da un lato è in campo dall’altra è a Milano, dove davanti alla Disciplinare ieri si è giocata la prima partita ben più importante di quella che Abbiati e compagni hanno disputato contro i volenterosi dilettanti dello Stubai, la valle che accoglie la squadra rossoblù.
C’è ansia e preoccupazione tra la gente che fin dalla mattina è arrivata da Genova con ogni mezzo e dopo aver apposto striscioni e bandiere sul prato verde smeraldo di Neustift chiede a getto continuo notizie sul dibattimento milanese.
Ci sono anche degli striscioni, poche parole dicono tutto, come quello che dietro una porta recita: «Siamo arrabbiati» con le A ben in vista quasi ad intimare che qualcuno non le cancelli da lì. Doveva essere una festa e in fondo lo è stata perché lo stesso Guidolin è incredulo di fronte a tanta passione, ma il processo catalizza il lungo pomeriggio tirolese. Notizie di battaglie difensive da Milano, buone indicazioni da Neustift: finisce dieci a zero l’amichevole con lo Stubai (formazione di C2 austriaca) con doppietta di Caccia nel primo tempo e reti di Parisi, Stellone e Zanini, mentre nella ripresa sono andati a segno due volte Lazetic e una volta Bjelanovic, Milito e Rimoldi. A parti Lamacchi e Stellini, Guidolin ha fatto giocare tutti i giocatori a sua disposizione. In entrambi i tempi lo schema adottato è stato il 3-4-2-1. In attacco hanno giocato Caccia, Stellone e Lavezzi nella prima frazione, mentre nella ripresa Bjelanovic, Milito e Lazetic. Il tecnico rossoblù è soddisfatto: «È ancora presto per trarre indicazioni, ma sono contento di quello che ho visto». Il tecnico rossoblù spiega anche le buone prestazioni di Lazetic e Lavezzi: «Sono due brevilinei e per questo sono favoriti ad entrare in forma prima degli altri. Apprezzo comunque il sacrificio di tutto il gruppo e la volontà di mostrare un buon calcio».
Particolarmente applauditi i nuovi ma anche Nicola Caccia autore di una doppietta.

E Guidolin ha voluto anche sottolineare l’affetto del popolo rossoblù: «È stata una festa con tanto pubblico e con tanto tifo». Un plauso agli organizzatori che hanno corredato il match con uno spettacolo di deltaplanisti con il pallone del calcio d’avvio che è arrivato dal cielo, con la speranza che sia di buon auspicio per il Genoa.

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