Genova «bocciata» per l’ambiente

Meno male che almeno, ogni tanto, soffia la Tramontana. Quel vento freddo, che scende da Nord e che spinge il mare - e quello che galleggia - laggiù in fondo all’orizzonte. Quella Tramontana che non ti fa sentire così tanto la puzza di smog, che accende un po’ l’allergia (va bene, è vero... ma forse è meglio della puzza), e che pulisce i polmoni. Sì, perché chi vive in centro, leggendo la «Prima relazione sull’ambiente del Comune di Genova» non può certo tirare un sospiro di sollievo. Aria, acqua potabile, acqua marina, rifiuti, rumore ed energia sono altrettanti capitoli dolenti. Tanto dolenti che, forse, arrivano anche un poco inaspettati.
Intanto l’assessore comunale Walter Seggi spiega che non si sa esattamente da dove derivino i miasmi che ogni tanto danno il buongiorno agli abitanti della Foce e di Carignano. «Se fosse solo un problema impiantistico, la puzza ci sarebbe sempre - ha detto l'assessore - invece questi odori arrivano solo in certe ore e in condizioni climatiche simili». Ma non c’è soltanto la puzza. Prendiamo, per cominciare, lo stato dell’aria. Secondo i nuovi risultati - che, va detto, non si discostano molto da quelli elaborati dall’Arpal, agenzia regionale per l’ambiente - il traffico è la causa principale dei problemi di inquinamento dell’aria e del rumore. A preoccupare sono le famigerate Pm10, polveri sottili, che, si sa, costituiscono un elemento di forte pericolo per la salute, soprattutto se parliamo di bambini con organismi in formazione e che sono dunque più vulnerabili. Secondo gli esperti dello stesso Comune Agenda 21 se il trend registrato fino ad oggi dovesse continuare dovrebbero essere assunti drastici provvedimenti antitraffico. Altro capitolo quello relativo all’acqua.

Lo stato dei torrenti è scadente, fatta eccezione per il Leira e il Cerusa nei tratti a monte, mentre decisamente migliore si presenta la salute delle acque sotterranee. Nella pagella del mare Genova conquista soltanto un «sufficiente» (...)
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