Genova, la foto della Resistenza taroccata era già un bluff nel 1945

Il tarocco della Resistenza (nella foto) non ha limiti. Non solo la Regione Liguria ha ordinato di cancellare dalla fotografia dei partigiani usata per i manifesti del 25 Aprile. Ma addirittura la foto era già taroccata in originale. Lo confessa, 64 anni dopo, il protagonista della foto, Elvezio Massai, detto «il Santo», il partigiano con il pizzetto raffigurato a destra nella foto, che gli «storici» della Regione credevano fosse Aldo «Bisagno» Gastaldi. «Il Santo» dunque svela, in un’intervista al Secolo XIX, un altro piccolo segreto: la Regione ha scelto una foto già in partenza fasulla, perché scattata per fiction, fatta in posa per espressa volontà dei cronisti che volevano materiale per illustrare la Resistenza a guerra finita.

Quei quattro partigiani si erano prestati come fotomodelli, scegliendo volontariamente di farsi ritrarre con bomba e pistola. «La data precisa mi sfugge - ricorda il partigiano scambiato per l’amico Bisagno -. Sarà stato il 27 o il 28 aprile, forse il 29. Comunque la Liberazione di Genova c’era già stata».

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