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Genova alla guida di AlpMed per uscire più in fretta dalla crisi

Genova alla guida di AlpMed per uscire più in fretta dalla crisi

Genova e la Liguria al centro dell'Alp Med. È stato inaugurato ieri l'anno di presidenza della regione Liguria all'interno dell'Alp Med, l'Euroregione che dal 2007 unisce Valle d'Aosta, Piemonte, Liguria, Paca (Provenza e Costa Azzurra), Rhone - Alpes e, sempre da ieri, anche Sardegna e Corsica.
Nella Sala Dorata di via Garibaldi 4, è toccato al presidente della Camera di Commercio di Genova, Paolo Odone, fare gli onori di casa davanti al segretario generale di Unioncamere Maurizio Scajola, e ai rappresentanti delle Camere di Commercio italiane e francesi della macroregione, per inaugurare l'anno di attività congiunte che vedrà la Liguria al centro dell'Euroregione. «Siamo la prima Euroregione del Continente e possiamo puntare su cifre importanti come 20 milioni di abitanti, 40 Camere di Commercio, 2 milioni di imprese e un Pil complessivo pari a quello di un nazione sviluppata come i Paesi Bassi - ha dichiarato con orgoglio Paolo Odone -. Il nostro ruolo assume un valore fondamentale nell'ottica dei fondi europei che a partire dal 2013 verranno erogati a raggruppamenti come il nostro. Fondi che saranno fondamentali per lo sviluppo di turismo e infrastrutture». Proprio i collegamenti stradali sono al centro dell' Alp Med, con gli ingenti lavori in cantiere per far diventare questa Euroregione (e in particolare la Liguria) lo snodo principale dell'Europa. «Le infrastrutture che abbiamo nel Sud della banana blu sono insufficienti e per questo ci siamo fissati l'obiettivo di potenziare tre linee fondamentali entro il 2020, 2023 al massimo - ha annunciato Odone -. Mi riferisco alla tratta Torino - Lione, alla Genova - Rotterdam e alla Genova - Ventimiglia - Nizza - Marsiglia. Sia noi che la Francia non viviamo una situazione economica rosea, ma proprio grazie all'Alp Med potremo affrontate la questione in sinergia e con più facilità». L'Alp Med è infatti anche un mezzo per uscire più velocemente dalla crisi, non solo attraverso le infrastrutture ma anche grazie all'innovazione e alla ricerca come dimostra il consorzio italo francese per il progetto del reattore nucleare Iter, un programma da 10 miliardi di euro. «Lione è la capitale del nucleare francese e Genova vuole tornare protagonista in questo campo - ha spiegato Odone -.

Partendo da queste considerazioni è nata l'idea di istituire questo consorzio d'imprese (tra le quali spicca l'Ansaldo) che lavorerà negli stabilimenti francesi per portare avanti un progetto di livello mondiale che, se sviluppato a dovere, permetterà di risolvere la questione del decadimento di radioattività in pochi anni».

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