Genova invitata ad Asti per la «Festa del cappone»

«Genova capitale del cappone». A titolarla è stato ieri mattina il presidente della Provincia Alessandro Repetto durante la presentazione della Fiera Storica del Cappone di San Damiano d'Asti in programma l'11 e il 12 dicembre. La plurisecolare cultura enogastronomica monferrina, sceglie quest'anno il capoluogo ligure per lanciare l'evento fuori dal Piemonte.
Un gemellaggio dunque tra Asti e Genova nato per valorizzare i due territori e i prodotti locali e che ha «portato» a Palazzo Doria Spinola, nella sala del Consiglio provinciale, le istituzioni e i rappresentanti degli enti e delle associazioni che animeranno la storica sagra, a partire dall'associazione per la tutela del cappone di San Damiano d'Asti. «Abbiamo ritenuto opportuno dare ospitalità a questa importante iniziativa - spiega Repetto - Dopo l'offesa che il nostro territorio ha ricevuto, parlo dell'alluvione, eventi del genere siano i benvenuti perché sinonimo di tradizione, continuità del territorio ed esperienza». A fare gli onori di caso anche l'assessore provinciale al Turismo Anna Dagnino che ha parlato di: «occasione per mettere a confronto due territori diversi e confinanti, ma non codificati. Felici di ospitare a Genova la presentazione della fiera che parla di una produzione di nicchia di tipici esemplari allevati secondo la tradizione».
Il cappone, espressione di una tradizione gastronomica centenaria, legata soprattutto al Natale e alle festività di fine anno, non è andata perduta a San Damiano d'Asti e nel suo circondario; la tradizione ha difatti ripreso vigore unendosi al desiderio dei consumatori di ricercare specialità alimentari garantite.

Tant’è che per l'allevamento dei capponi monferrini si utilizza una razza autoctona dal nome «Bionda». I capponi sono allevati liberi all'aperto nei cortili delle aziende e alimentati con prodotti agricoli di produzione propria.