I giudici di Genova danno un dispiacere al leader di Idv Antonio Di Pietro. Lex segretario provinciale della città della Lanterna, Giovanni Pinelli, è stato condannato a due anni e quattro mesi con le accuse di concussione, peculato e falso. Reati che avrebbe commesso qualche anno fa, quando non era ancora entrato in politica e lavorava alla Guardia di Finanza. Reati che comunque non fanno parte del curriculum di un buon politico, specie se milita in un partito che della legalità (altrui) fa una bandiera.
Pinelli, come racconta Il Secolo XIX, aveva abbandonato lincarico a settembre, quando lo stesso giornale aveva dato notizia del rinvio a giudizio, avvenuto un po di tempo prima. E già allora Tonino aveva dovuto abbozzare, visto che quando è venuta fuori la notizia erano in corso i lavori del congresso del partito. Pinelli aveva rassegnato subito le dimissioni, proclamandosi innocente.
I fatti contestati risalgono al 2001. Per laccusa, mentre era finanziere, avrebbe ricattato un commerciante e avrebbe riutilizzato della merce sequestrata.
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