Genova per lui. Forse per sempre, almeno per ora. Cassano resti lì dovè, resti dove è diventato grande. Non si rovina quello che sè costruito con fatica per unaltra speranza di gloria. Antonio ce lha a Marassi, con una maglia che non è nè quella dellInter, né quella del Real, né quella della Roma. Non vincerà nulla, però sarà se stesso. Cassano ha trovato lequilibrio, ha ripreso il tocco, sè rimesso in forma. Può andare ovunque, perché se candasse sarebbe comunque tra i più forti. Qualcuno non lha capito, ma adesso Antonio è lunica speranza che ci resta. Allora arrivare allInter sarebbe logico: la squadra più forte dItalia, con lallenatore più amato e odiato, con le maggiori possibilità di arrivare avanti in Europa. Dove non si sa, ma da qualche parte.
Cassano a Milano sarebbe la fine di una storia cominciata dieci anni fa esatti: fai gol allInter e arrivi nellInter. Mettiamoci anche che è la sua squadra da sempre e quindi un contratto con Moratti sarebbe una specie di sogno realizzato. Ci sarebbe tutto, insomma. Forse non ci sarebbe lui, però. Almeno questo cha raccontato la sua storia: a Roma e a Madrid non è riuscito a dare quello che sta dando a Genova. Non se ne è accorto Lippi e pazienza, però tutti gli altri sì. Allora forse quello è il suo posto nel mondo: era successo a Mancini e prima ancora ad Antognoni. Genova e Firenze.
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