Genova Stava pedalando per raggiungere il bagnasciuga, stendere l'asciugamano sulla sabbia, chiacchierare sotto l'ombrellone con le amiche e fare un tuffo in mare. Un giorno di vacanza come tanti altri, nella riviera del levante ligure.
Invece, l'altro ieri in pieno giorno a Lavagna, per una quarantenne genovese è finita male.
È stata bloccata, inseguita, picchiata e violentata da un ghanese di 23 anni, uno dei tanti profughi sbarcati a Lampedusa e ospitati dalla Croce Rossa di Chiavari. Il giovane ci aveva già provato un paio d'ore prima con un'altra donna, ma era poi scappato per il provvidenziale intervento di un ex agente di polizia, che insieme alla prima vittima ha aiutato i colleghi ad identificare l'aguzzino.
La quarantenne, in stato di choc, è stata ricoverata in ospedale con una prognosi di trenta giorni. Lo stupratore è stato arrestato nella tarda serata, mentre tentava di rientrare nel centro di accoglienza di Chiavari.
Gli investigatori della squadra mobile, coordinati dal Vice Questore Gaetano Bonaccorso, sono riusciti a risalire all'identità del giovane, non soltanto grazie alla testimonianza dell'altra donna, che stava facendo jogging nella stessa zona, e dell'ex collega, ma anche attraverso le telecamere installate lungo la strada della violenza.
Il giovane era arrivato su un barcone di «disperati» nel maggio scorso a Lampedusa. Aveva chiesto asilo politico. A giugno era stato trasferito a Varazze e poche settimane fa a Chiavari.
L'altro ieri, dopo la colazione del mattino, è uscito dal centro di accoglienza allestito dalla Croce Rossa, senza sapere che fare. Ha vagato sul lungo Entella fra Chiavari e Lavagna. Si è diretto verso il lungomare e ha fermato una donna residente in zona. Secondo la testimonianza della giovane, l'ha importunata e molestata con insistenza, ma per l'intervento di un passante - l'agente di polizia in pensione - la ragazza si è salvata prima che la situazione degenerasse in violenza.
Il ghanese è fuggito, facendo perdere le sue tracce.
Dopo un paio d'ore, però, il giovane è tornato nella zona vicina alla spiaggia e ci ha riprovato. Stavolta, in modo brutale, ha adocchiato la vittima, l'ha braccata, le si è parato davanti mentre pedalava e ha bloccato il manubrio della bicicletta. La quarantenne genovese è stata sbalzata dal sellino ed è caduta a terra, ma è riuscita ad alzarsi e ha tentato di fuggire.
L'aguzzino non ci ha pensato un attimo. Ha inseguito la donna e l'ha picchiata con violenza, al punto da provocarle la frattura di una mano. Poi, incurante delle urla, ha cominciato a strapparle i pantaloncini, la biancheria intima e ha fatto quello che ha voluto. Una scena agghiacciante, che ha attirato l'attenzione di un altro turista.
Il ghanese, quando si è accorto della presenza del testimone, ha lasciato la vittima a terra, si è aggiustato i pantaloni ed è scappato, facendo perdere le tracce un'altra volta.
La quarantenne genovese è stata soccorsa da un'ambulanza che l'ha portata all’ospedale di Lavagna, dove sono stati riscontrati i segni della violenza, lo stato di choc e la frattura alla mano.
I poliziotti hanno ascoltato la donna, il testimone, l'ex collega e l'altra giovane che era scampata al pericolo, setacciando le immagini delle telecamere piazzate lungo la strada della violenza.
Il giovane è stato bloccato da una pattuglia l'altra sera alle 21, dopo un rocambolesco inseguimento nel centro storico di Chiavari.
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