Genova ritrova i Savoia

Monica Bottino

La prima volta di Vittorio Emanuele a Genova sarà di martedì. Il 2 maggio prossimo, insieme alla moglie Marina Doria, al figlio Emanuele Filiberto e alla nuora Clotilde, il principe di Napoli discendente di Casa Savoia arriverà nel capoluogo ligure per una visita privata che durerà tre giorni. E Genova farà un balzo all’indietro nella Storia. A differenza della consorte che in città è stata ospite diverse volte per eventi legati alla solidarietà (frequenti le visite della principessa Marina Doria al Gaslini) per Vittorio Emanuele si tratta di un debutto. A invitarlo è stato il principe Domenico Pallavicino che accoglierà la famiglia nel suo antico palazzo di piazza Fontane Marose e che gli ha organizzato, insieme a un gruppo ristretto di amici genovesi tra cui Guky Polleri, una vacanza sotto la lanterna alla scoperta della città, ma soprattutto dei genovesi. Se il momento clou del viaggio sarà la serata del 3 maggio, quando palazzo Pallavicino si aprirà alle 19 per un ricevimento - a cui sono invitati tutti i rappresentanti della vita cittadina, gli amministratori pubblici, gli imprenditori, gli amici del principe, i rappresentanti del mondo commerciale, culturale, e anche gli stessi dipendenti del principe - non mancheranno occasioni di incontrare la famiglia Savoia al gran completo a spasso per le strade del centro, magari a visitare un museo, a fare shopping nelle strade più eleganti a due passi da Corvetto, a curiosare nei carruggi. L’intento, fanno sapere gli amici genovesi della famiglia Savoia, è proprio questo: consentire ai principi di conoscere la città, ma soprattutto la gente di Genova con cui riallacciare un rapporto interrotto e pure profondo. E così, sebbene la visita genovese dei Savoia si svolgerà tutta in forma privata, come prevede il bon ton vista l’assenza di cariche pubbliche dei principi, non saranno poche le occasioni per i discendenti del re di entrare nei palazzi genovesi: il principe Vittorio Emanuele e il resto della famiglia incontreranno il sindaco Giuseppe Pericu a palazzo Tursi e sarà per loro l’occasione di ammirare quella che fu la dimora della venerabile Maria Cristina di Savoia, in ricordo della quale nel palazzo sede del Comune di Genova è stata recentemente posta una lapide. Allo stesso modo la famiglia incontrerà il prefetto di Genova Giuseppe Romano, e avrà l’occasione di visitare gli splendidi saloni di Palazzo Spinola in largo Eros Lanfranco. Prevista anche un’udienza privata dall’arcivescovo di Genova, il cardinal Tarcisio Bertone. Tra gli appuntamenti conviviali il pranzo allo Yacht Club con i rappresentanti del mondo dello shipping, la visita a Palazzo Durazzo Pallavicini e due cene ristrette da amici genovesi di vecchia data dei principi: a casa di Guky Polleri e di Stefano Pietrafraccia. Top secret, per il momento, l’evento di solidarietà che sempre accompagna le visite genovesi dei rappresentanti di casa Savoia: ma anche questa volta di certo non mancherà. La tabella di marcia non consentirebbe, a ben vedere, divagazioni, ma chissà... il principe Vittorio Emanuele non ha mai visto Portofino né Santa Margherita ed ha più volte espresso il desiderio di andarvi. Potrebbe accadere soltanto in caso di un soggiorno prolungato e forse in quest’ottica potrebbe essere posticipato di ventiquattr’ore il rientro del 5.


La visita dei Savoia a Genova rientra anche, a ben vedere, nell’ambito di quella tradizione di accoglienza che vede il principe Domenico Pallavicino in prima linea: la sua casa sempre aperta alle delegazioni ufficiali che hanno visitato Genova nell’arco del 2004 è diventata un punto di riferimento prestigioso anche per i rappresentanti delle istituzioni locali che sanno di poter contare su una disponibilità non altrimenti usuale.Ora, l’arrivo dei Savoia, sarà una nuova conferma.

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