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Genova lo saluta come De André

Paola Balsomini

da Genova

L’ultimo abbraccio sarà quello della sua Lipari. Franco Scoglio era rientrato domenica dalla Sicilia, ci tornerà venerdì con il primo volo del mattino stretto nell’abbraccio dei suoi amici, compaesani, parenti. Ma già ieri centinaia di tifosi si sono recati all’obitorio dell’Ospedale San Martino di Genova.
Chi con un fiore, chi con una sciarpa rossoblù. Hanno dovuto aspettare sotto la pioggia, in attesa dell’allestimento della camera mortuaria, che sarà aperta questa sera e domani mattina. Lo striscione srotolato fuori dall’emittente televisiva Primocanale «Scoglio, uno di noi», ha riassunto in tre metri il calore della Genova genoana, a cui il Professore aveva dedicato gran parte della sua vita. Moglie e figli sono in viaggio dalla Germania. Arriveranno oggi nel capoluogo ligure per presenziare al rosario. Poi domani alle 11.45 Genova saluterà per l’ultima volta il Professore.
Migliaia di persone si raduneranno per il funerale presso la Basilica di Santa Maria Assunta a Carignano, la stessa che ha già celebrato un altro genoano illustre, il cantante Fabrizio De Andrè. Migliaia, ma non Enrico Preziosi: «Non mi sento in colpa, ma non ci sarò per non urtare la sensibilità delle persone che hanno subìto un dolore così grande».
Ma quella di domani sarà soltanto la prima funzione per ricordare Scoglio, la seconda avrà invece luogo domenica in Sicilia. L’appuntamento è alle 9.30 a Canneto di San Cristoforo, suo paese natale. Dove lui, soprattutto in questi ultimi mesi, amava tornare, pronto a ripartire subito, o per presenziare ad una trasmissione televisiva o per volare in qualche paese africano a cui voleva insegnare calcio, tattica e schemi. E magari, perchè no, un paese da portare ai prossimi Mondiali.
La sua gente, ieri, non voleva ancora crederci.

«Ciao Prof», c’era scritto su un foglietto lasciato davanti all’obitorio, «e grazie perchè le nostre emozioni erano anche le tue».

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