Genova «Spera» nei progetti per l’Africa

«Reprimere si può ma con un occhio alla rieducazione». Il monito viene proprio dalla Liguria, la prima regione in Italia per l'abuso di bevande alcoliche nei giovanissimi tra i 15 e i 19 anni. È infatti tutto ligure il gruppo promotore del cambio di rotta normativo recepito all'interno della riforma del Codice della Strada, approvata ieri in Senato, che prevede la modifica delle norme penali in materia di guida in stato di ebbrezza e sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. Un alleggerimento che tende alla rieducazione quello elaborato dal procuratore aggiunto del Tribunale di Genova Francesco Cozzi insieme al direttore del Sert Ponente Giorgio Schappacasse, al delegato ligure in materia di alcol Ornella Ancarani e a Gianni Testino, vice presidente nazionale della società italiana di alcologia, che hanno predisposto una serie di misure alternative all'arresto e alla multa per chi è sorpreso «brillo» al volante, all'interno di un progetto vagliato dalla commissione trasporti del Senato e recepito dalla riforma. «L'idea è partita da Genova - dichiara Testino - grazie al lavoro di una commissione di cui fanno parte anche i senatori liguri Enrico Musso, Luigi Grillo e Giorgio Bornacin, il vero motore politico dell'iniziativa». «Abbiamo proposto - spiega il procuratore Cozzi - alcune misure sostitutive al carcere consistenti nei lavori di pubblica utilità per i casi meno gravi di incidenti dovuti all'abuso di sostanze ma che non abbiano provocato morti o feriti».

Una conversione che prevede lavori non retribuiti a favore della collettività da svolgersi preferibilmente nel weekend e per un massimo di 6 ore al giorno, presso enti pubblici convenzionati o associazioni. Non solo la pena detentiva ma anche l'ammenda potrà essere commutata: ogni giorno di lavoro verrà valutato 250euro, da scontare fino al raggiungimento della quota prevista dalla multa.

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