Genova vietata al tifo rossonero? Domani il vertice

Prima partita tra i due club dall’omicidio Spagnolo: il prefetto vuole le porte chiuse La polizia no

da Genova

Così come è scritta ora, l’ordinanza del prefetto di Genova, Giuseppe Romano, prevede uno stadio di Marassi tutto rossoblù per la prima di campionato. Insomma, i tifosi del Milan dovranno restare fuori, per motivi di ordine pubblico. Per evitare scontri, visto che si tratta della prima partita ufficiale tra le due squadre dopo l’omicidio di Vincenzo Spagnolo, il genoano accoltellato a morte dal milanista Simone Barbaglia il 29 gennaio 1995.
Per ora. Perché in realtà l’ordinanza è stata solo preparata e domani verrà discussa dal comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. E in questa sede non mancheranno le ipotesi contrarie, delle forze di polizia in particolare, preoccupate per la reazione che il provvedimento potrebbe scatenare nei tifosi rossoneri. E per il possibile concentramento di ultrà al di fuori dello stadio. La partita si giocherà infatti il 26 agosto, quando ancora molti milanisti saranno in ferie proprio in Liguria e potrebbero decidere di arrivare allo stadio alla spicciolata. Non solo, avranno la possibilità di acquistare i biglietti nelle rivendite locali. In questo modo saranno comunque presenti ma solo più difficili da controllare.
La decisione che uscirà al termine del vertice di domani in prefettura potrebbe comunque non essere quella definitiva, visto che mercoledì sarà poi la volta dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive a mettere all’ordine del giorno la questione Genoa-Milan.

E soprattutto a prendere quella che sarà l’unica decisione da far rispettare, visto che chi ha organizzato i calendari, tra tanti «filtri», non ha pensato di inserirne anche uno per evitare che il 26 agosto si giocasse la partita più sbagliata possibile. Come testimoniano le scritte («vendichiamo Spagna») comparse ieri nei pressi di Marassi.

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