Anche il Ducale s'accorge dell'agonia della Superba

(...) dei negozianti sempre più sfiduciati che subiscono direttamente o indirettamente la situazione, si fa «portavoce» Borzani. Numero uno di Palazzo Ducale, trasformato negli anni in uno degli spazi culturali più importanti della città, che naviga attorno alle 500mila presenze annue, Borzani parla anche in qualità di residente: «Non ragiono da turista, anche se mi piace ragionare per i turisti. Ragiono da abitante del centro storico - dichiara -. Credo che uno degli elementi importanti, sia proprio legato agli abitanti stessi. Ci sono dei punti di degrado. E in virtù di ciò è necessario partire dai residenti, che dovrebbero assumersi e comprendere il valore della conservazione e della qualità degli spazi. C'è poi sicuramente un problema di intervento pubblico». E per uscirne da questa situazione che vede coinvolto sempre più un maggiore numero di spazi, vicoli e negozi, posti a due passi dall'Acquario, polo turistico attrattivo di forte richiamo, Borzani denuncia e suggerisce: «Sicuramente c'è bisogno di percorsi che in modo più evidente devono essere segnati per facilità, per qualità urbana e per patrimonio storico. Ma ci deve essere anche un impegno collettivo, che io tante volte vedo mancare». L'accusa si accompagna alla constatazione evidente di una crisi che sta strozzando vicoli nobili e meno nobili obbligando i negozianti a chiudere i battenti. Attività commerciali che sono soprattutto espressione di presidio del territorio. «C'è di fatto un problema ancora più grave e drammatico segnato dalla crisi economica, che è quello della chiusura di tanti esercizi commerciali - rivela -. E senza esercizi commerciali il centro storico non vive, appunto. Diventa immediatamente spazio per il degrado. Partiamo dal presupposto che non possiamo immaginarlo come quartiere di pura residenza. Il centro storico, è un quartiere dove residenza, affari, intrecci storici l'hanno determinato. E che ora è finito.

E quindi questo è un altro elemento di fondo - conclude -. Cioè di come rimettere come in moto, aiutare un percorso commerciale, che oltre a una dimensione economica diventi uno straordinario riflesso sulla qualità della vita».

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