Sui giornali di domenica mattina c'era ancora l'annuncio gioioso, l'invito a partecipare numerosi, con i bimbi, alla manifestazione «ApriAmo corso Italia», organizzata dal Municipio Medio Levante con il patrocinio e l'avallo del Comune di Genova, nonostante l'allerta meteo diramato dallo stesso Comune, con tanto di invito a limitare le uscite di casa. Poi, domenica mattina, un giorno dopo i dubbi sollevati dal Giornale (oltre che dal buon senso), il Municipio in tutta fretta, disdice la manifestazione. Come? Con una mail - alle ore 9.06 cioè a meno di un'ora dall'inizio previsto dell'attività - rivolta dal presidente Alessandro Morgante ai suoi contatti. E con l'ordine agli operai di lasciare le transenne accatastate ai margini di corso Italia. Ovviamente, lo stesso buon senso dei cittadini ha fatto in modo che nessuno portasse domenica mattina i figli all'appuntamento. La strada è rimasta aperta al traffico, la giornata di giochi è stata rinviata «a data da destinarsi».
Ma se tutta l'organizzazione dell'evento è sembrata in linea con i ritardi e gli errori delle dichiarazioni dei vari livelli di allerta a Genova e in Liguria, la figuraccia del Municipio Levante ha sollevato non poche polemiche a livello politico. Perché Fabio Orengo, ex presidente del parlamentino e attuale consigliere, ha risposto piccato alla mail dl suo successore: «Considerate le varie allerta meteo che erano state diramate, supportate anche da previsioni avverse, mi chiedo cosa si aspettasse ad annullare l'evento. Avremo modo di approfondire». Una sorta di anticipazione di quella che sarebbe stata un'inevitabile interrogazione per capire anche se tutta la macchina dell'organizzazione messa in moto abbia comportato spese per la collettività.
Ma l'osservazione di Orengo ha scatenato le reazioni indignate di alcuni esponenti della maggioranza. Paolo Fasce, capogruppo di Sel, ne fa una questione di quartieri: «La manifestazione ha luogo in corso Italia. Se ci trovassimo a gestire ApriAmo corso Sardegna o ApriAmo via Giotto (zone colpite dalle recenti alluvuioni, ndr), allora la sensibilità all'allerta 1 sarebbe stata senz'altro di altro tenore e l'annuncio di rinuncia anticipato del tutto necessario, ma noi gestiamo ApriAmo corso Italia, idrogeologicamente è un'altra cosa». Difficile capire il senso dell'obiezione. Finché non ci sono morti, in una zona si possono ignorare le allerta? Annalisa Marinelli, consigliere Pd, si è invece risentita e ha chiesto ai suoi interlocutori di togliere il suo indirizzo da una discussione trasformata in «reciproca esposizione delle ruote piumate».
Orengo spiega anche il motivo della necessità di una polemica via mail. «È l'unico modo per tentare di avere un confronto, visto che in tutto ottobre il consiglio non è mai stato riunito una volta, come si può discutere?», si domanda seccato.
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