È stato il re del Festival di Sanremo negli anni Novanta, come ex assessore al Turismo nelle due amministrazioni guidate dal sindaco Lino Bottini, recentemente scomparso. Poi una vicenda giudiziaria da cui era stato del tutto scagionato aveva fermato bruscamente la carriera politica di Antonio Bissolotti: dopo aver guidato Villa Zirio per molti anni, era stato infatti coinvolto nello scandalo dell'allora «Accademia della Canzone» e condannato a Sanremo, ma poi assolto in Appello e prosciolto dalla vicenda. Solo un anno fa aveva aderito all'Udc, ma adesso, deluso, torna indietro e annuncia che alle elezioni di febbraio l'associazione culturale di cui è presidente, «Rinascimento», appoggerà il Pdl. «Ci tengo a comunicare le ragioni che mi hanno indotto a revocare la mia richiesta di adesione all'Unione di Centro sottoscritta il 18 aprile 2012, mai ratificata dal partito, al quale non risulto pertanto iscritto - dice in una nota Bissolotti -. Come avevo chiaramente spiegato nella conferenza stampa di presentazione dell'Associazione Culturale Rinascimento, il 24 aprile 2012, il mio desiderio di aderire a quel partito era motivato dalla imminente realizzazione di un progetto politico nazionale, alternativo alla sinistra, che portasse alla creazione di un nuovo soggetto politico in grado di aggregare l'intera area moderata del paese. Come ormai è chiaro a tutti, tale progetto è miseramente fallito e dopo un anno ci ritroviamo ancora con l'Udc di Casini, un piccolo partito che rischia di sparire dalla scena politica. In Liguria poi la situazione è ancora più triste se pensiamo alla gestione sciagurata del suo coordinatore che ha trasformato l'Udc in una vera e propria corrente del Partito Democratico».
Bissolotti continua la sua analisi precisando che «la formazione della lista per le prossime elezione politiche testimonia in maniera inequivocabile la deriva a sinistra di un partito che pretenderebbe di rappresentare l'ala moderata dell'elettorato. Le prossime elezioni politiche del 24 e 25 febbraio risultano particolarmente delicate e necessitano di un forte impegno comune verso un voto utile per la salvaguardia dell'Italia.
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