Due provvedimenti per salvare la stagione della caccia e varare il nuovo calendario venatorio della Liguria, dopo la bocciatura delle legge regionale da parte della Corte Costituzionale, sono stati depositati dal consigliere regionale della Lega Nord Francesco Bruzzone. «Chiediamo che questi provvedimenti abbiano il carattere durgenza - ha detto Bruzzone - perché i tempi sono stretti. A giugno dovrebbe partire la caccia selettiva ai caprioli maschi, ma al momento ogni attività è bloccata» ha spiegato. Bruzzone ha presentato una proposta di legge e un provvedimento amministrativo per definire «con certezza le giornate in cui sarà possibile cacciare».
La Corte Costituzionale, infatti, ha annullato la legge regionale numero 12 del 2011 spiegando che serve invece un atto amministrativo per il calendario venatorio. «Premesso che per venti anni la Liguria ha gestito la caccia con leggi e quindi non capiamo perché la Corte intervenga ora - ha detto Bruzzone - è indispensabile dare certezza sulle regole e le condizioni per la prossima stagione di caccia perché oltre ventiduemila cacciatori liguri pagheranno anticipatamente tasse statali e regionali oltre a contributi agli organi di gestione ed alle compagnie di assicurazione». Facendo un calcolo di massima un cacciatore ligure versa ogni anno almeno 400 euro nelle casse dellerario tra tasse statali e regionali a cui si aggiungono le polizze assicurative.
Attraverso una modifica alla legge quadro regionale sulla caccia (Modifiche al comma 7 articolo 34 legge regionale 1 luglio 1994 numero 29) Bruzzone intende individuare le giornate in cui è consentito esercitare la caccia.
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