(...) Mi riferisco alle linee del Levante. Ma analoghi articoli potremmo scriverli su alcune linee del Ponente, della Valpolcevera e della Valbisagno.
Cosa succede? Succede che un tempo i due autobus principali che arrivavano dal Levante verso il centro città funzionavano quasi alla perfezione ed erano due gioiellini. Il biglietto costava un euro o uno e venti e, ad esempio, il 17 funzionava come una sorta di metropolitana di superficie, senza avere però i costi della metropolitana. Le corsie gialle in corso Europa erano capaci di dare un senso al concetto stesso di corsia gialla e sia tempi di percorrenza che frequenze, allo stesso modo, erano capaci di dare un senso al concetto di trasporto pubblico e di servizio pubblico. Insomma, una meraviglia, qualcosa che dava un valore al costo del biglietto o dellabbonamento.
Sulla linea a mare e che attraversa Albaro, stessa storia. Magari non un gioiellino come il 17, ma almeno un prodotto di ottima bigiotteria trasportistica: il 15, infatti, si sdoppiava, raggiungendo da un lato piazza De Ferrari e penetrando direttamente in centro e, dallaltro, arrivava a Caricamento, fornendo anche un ottimo servizio per badanti e per tutti coloro che da Ponente si muovevano verso Levante, per cui la fermata davanti al Porto Antico diventava un ottimo capolinea di interscambio, avendo a disposizione anche la metropolitana.
Insomma, perfetto.
E cosa ti va a fare lAmt? Prima leva il prolungamento a Caricamento, costringendo un popolo di viaggiatori a due o tre trasbordi, senza alcun rispetto per gli utenti; poi, non bastasse, costringe tutti coloro che viaggiano sul 15 a scendere in corso Buenos Aires per prendere i mezzi diretti a De Ferrari e verso Ponente. Risultato: autobus pieni come mezzi bestiame, passeggeri infuriati come bestiame infuriato, servizio dimezzato. Splendido.
Peggio ancora più a monte. Il 17 proveniente da Nervi e da Capolungo ha visto più che dimezzarsi le frequenze, arrivando già pieno a Quinto e trasformandosi in una specie di tonnara da Sturla e da San Martino verso Brignole. Laltra mattina ho visto addirittura una rissa a bordo. Ma mica per borseggi o manomorte. Molto più semplicemente, due signori si disputavano non un posto a sedere, ci mancherebbe altro che pretendere questi lussi, ma molto più prosaicamente la possibilità di respirare senza il gomito altrui nella pancia. E posso testimoniare personalmente che la colpa non era nemmeno delluomo del gomito. Ma proprio dellassoluta mancanza di spazio.
Si dirà che tutte queste scelte sono fatte per risparmiare. Ma allora perché, contestualmente al taglio dei 17, è stato istituito il 16 che parte dal cavalcavia dellautostrada di Quarto e arriva a Brignole, viaggiando spessissimo semivuoto? Che senso ha tagliare un servizio che funziona per metterne uno che non funziona? In compenso, però, il biglietto è stato aumentato a un euro e cinquanta centesimi.
Ecco, credo che raccontare (e ri-raccontare, visto che la prima volta non è servito) questa storia serva moltissimo anche a capire cosa sta succedendo in questi giorni nellAmt e nelle relazioni sindacali.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.