Ieri mattina alle 7.30 dal Comune di Genova, probabilmente su notizie avute da Amt, si ostinavano a dire che il servizio degli autobus in città era regolare e che gli unici disagi si potevano avere sulla linea della metropolitana perché il freddo e la neve avrebbero potuto ghiacciare i cavi dell'alimentazione elettrica. In realtà il servizio più regolare è stato proprio quello del metrò che collega Certosa con De Ferrari e che, dal 9 dicembre scorso, non rispetta più gli orari canonici. Questo non per il maltempo, bensì per le prove tecniche che portano i treni fino alla stazione di Brignole, in attesa di essere inaugurazione. Il tutto, però, senza che l'utenza venga avvisata dei disguidi. Ma questa è un'altra storia.
La realtà di ieri, invece, per quanto riguarda i bus non è stata proprio come l'ha descritta il Comune di Genova, visto che mentre l'assessore con delega alla Protezione civile Gianni Crivello spiegava che tutti i mezzi viaggiavano regolari alle fermate i genovesi aspettavano al freddo e sotto la neve mezzi che in molti casi arrivavano per proseguire su tragitti limitati al rientro in rimessa dove rientravano per montare le catene. Problemi si sono avuti per tutto il giorno su diverse linee collinari ed in particolare su 94, 101, 128, 355, 365, e nel pomeriggio ancora sul 94 che non percorreva via Diano Marina, il 101 limitato al Santuario dell'Acquasanta, la linea 355 limitata a via Bianco e il 518 che non riusciva a raggiungere l'Ist.
Non solo problemi di puntualità dei mezzi o deviazioni di percorso ma anche curiosità.
Una situazione di pericolo anche per chi dal mezzo doveva scendere: «Qualcuno, all'altezza di piazza Manin, ha rischiato di scivolare».
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