Quando la busta è passata al metal detector della Regione, insieme agli altri plichi di posta, l'impianto ha cominciato a suonare. Sulla busta l'indirizzo «Dottor Burlando, presso Regione Liguria». Dentro, l'ogiva di un proiettile e una bustina di polvere nera con un biglietto: «Questa è antrace». L'allarme è scattato così subito, ieri mattina, in Regione, per la busta minatoria indirizzata al presidente Claudio Burlando. A chiamare la polizia sono stati gli stessi fattorini. Immediato l'intervento della Digos che è intervenuta con gli uomini della scientifica e con gli artificieri, che si sono sincerati, prima di aprire la busta, che non ci fosse esplosivo. In mattinata, dopo essere stato sentito dagli investigatori, lo stesso presidente ha dato la notizia alla giunta. Nel pomeriggio, poi, gli specialisti hanno verificato che il contenuto della busta non era antrace ma un deumidificatore.
«Sono assolutamente tranquillo», ha commentato a caldo Burlando, appena informato delle minacce. I suoi collaboratori hanno poi riferito che il presidente Burlando «continua il suo lavoro regolarmente e nella massima serenità», nonostante il gesto intimidatorio ricevuto.
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