Carissimo Presidente Silvio Berlusconi, a nome di tutti i consiglieri del Gruppo del Pdl della Regione Liguria mi sia consentito di porgerLe i complimenti per il Suo grande successo elettorale.
Dopo una campagna da Lei condotta praticamente da solo contro tutti, battendosi come un leone, e che ha portato a ribaltare un pronostico che vedeva il Pdl e la coalizione da Lei guidata soccombere, arrivando a far «tremare» il presunto smacchiatore Bersani e tutto l'apparato del Pd, credo che un solo aggettivo possa riassumere la Sua ennesima discesa in campo: Fantastica!
Credo che tutto il Centro-destra, Lega compresa, che senza l'alleanza con il Pdl avrebbe rischiato la fine ingloriosa dell'Udc di Casini o addirittura quella del «traditore» Fini debba ringraziarLa per la incredibile performance elettorale che solo il Suo carisma, la Sua forza di convincimento mediatico e la concretezza del Suo programma poteva portare ai risultati che abbiamo potuto apprezzare.
Ora si apre una stagione complicata, senza una maggioranza che può governare e con il difficile confronto con una forza politica nuova, esplosa nei consensi grazie alla disonestà e al malcostume di certa parte politica, di alcuni soggetti, di destra e di sinistra, e della incapacità di chi è stato al Governo della nazione, soprattutto nell'ultimo anno, di rispondere alle esigenze di sviluppo del Paese.
Temo che a breve le sarà chiesto di ripetersi, di guidare ancora il Centro-destra ad una nuova sfida elettorale, dopo il tentativo che farà il Pd di governare senza i numeri necessari al Senato. Se posso permettermi un consiglio, che viene dalla base degli elettori, non accetti di mescolarsi con il Partito democratico, o peggio, con l'affamatore Monti, in esperienze di «Governissimi». Abbiamo già dato, e la pagheremmo cara
Quando io ed altri amici, il consigliere regionale Matteo Rosso, Gianni Plinio, e il dott. Massimiliano Lussana, direttore della sede genovese de il Giornale, giravamo l'anno scorso la Liguria, attirandoci gli strali della dirigenza regionale del Partito, riempiendo le sale con incontri con il «nostro» Popolo, il Popolo della libertà, dove denunciavamo la deriva illiberale di un premier non scelto e non votato dai cittadini, e che chiedeva lacrime e sangue senza nulla dare in cambio, venivamo presi per eretici.
Grillo è in agguato per tentare di demolire quello che resta di una classe politica responsabile, con i suoi slogan e i suoi insulti senza costrutto, con la sua demagogia spicciola che però fa presa su una Nazione ai minimi termini economici e che non sa più sorridere e sperare.
Avremmo forse potuto e dovuto anche noi in campagna elettorale riempire le piazze; sarebbe bastato un Suo cenno, una Sua chiamata per riempire di nuovo le piazze delle maggiori città d'Italia, come già nel passato abbiamo fatto, con un effetto domino psicologico positivo che questa volta abbiamo lasciato a Grillo, ma che non deve più ripetersi.
Una maggiore attenzione nella preparazione delle liste, con un occhio attento ai territori e alla classe dirigente locale del Partito avrebbe sicuramente dato più spinta ad una campagna elettorale che Lei ha condotto «da solo».
Come in Liguria, dove si è preferito dividere invece che unire. Dove si è scelta la mediocrità piuttosto che l'eccellenza, e dove su tre parlamentari uno solo potrà rappresentare a pieno titolo la Liguria nei due rami del Parlamento. Questi errori non devono più accadere, e per vincere dobbiamo mettere in campo le migliori risorse di quella dirigenza politica che si è formata negli anni, che è cresciuta nello spesso oscuro lavoro delle amministrazioni locali, che si è radicata nel territorio; tutti «insieme» per un grande progetto, quello che Lei ben ha saputo descrivere e interpretare in campagna elettorale.
Detto questo, un Grazie infinito per quello che ha ancora una volta fatto.
Ancora Grazie Presidente.
*Presidente Gruppo Consiliare Pdl Regione Liguria
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