Cronache

il derby dei lettori

2GRAVE DISGUIDO
La trasferta negata

per colpa del club
Gentile Redazione, sono una tifosa Sampdoriana di 23 anni che ha visto sfumare il sogno di assistere dal vivo alla sua prima finale di Coppa Italia perché raggirata. Ho prenotato, insieme ad un gruppo di amici, il viaggio in pullman e il biglietto (anche di questo si sarebbero occupati loro) per assistere alla finale di Coppa Italia Lazio – Sampdoria, del 13 maggio u.s., presso il Sampdoria Club «Il Tamburino» di Pegli. Con loro ho fatto moltissime trasferte di campionato, per cui non mi è stata richiesta alcuna caparra. I luoghi di ritrovo per la partenza erano due, la carovana sarebbe dovuta partire da Pegli e passare poi per Sestri a recuperare i tifosi rimasti. Il luogo di ritrovo, per noi, era quindi sito in via Puccini a Sestri Ponente, l’orario previsto era alle 10.
Alle 9.30 io mi trovavo già lì con altri tifosi che, come me avrebbero, atteso l’arrivo di un pullman che poi si sarebbe rivelato «fantasma». Il club sopra citato avrebbe dovuto organizzare 4 pullman ma i minuti trascorrevano veloci e iniziavano a circolare voci che i mezzi presenti fossero solo 3. Alle 11 questa voce era diventata realtà. Le 3 rappresentanti del club continuavano a tranquillizzarci dicendo che il tutto si sarebbe risolto per il meglio salvo scoprire, poi, che 2 di esse erano salite, di nascosto, sul pullman della responsabile, la sig.ra Borello Sina, che nel frattempo era partito insieme agli altri due alla volta di Roma. Un ragazzo, sventurato come me, è riuscito ad aggregarsi alle due signore per tentare quantomeno di recuperare i tagliandi in modo da consentirci almeno di raggiungere Roma con mezzi privati. Gliene sono stati consegnati solo alcuni. La Sig.ra Laura, l’ultima delle organizzatrici rimaste, è stata abbandonata a se stessa in balia di 50 persone infuriate per la sgradevolissima situazione. Quest’ultima, con molta solerzia, si è attivata contattando Trenitalia per verificare se ci fosse stata ancora la possibilità di prendere un treno (l’ultimo era alle 12.55), la polfer per avere un’eventuale scorta, svariate ditte di pullman per vedere se ce ne erano di ancora disponibili; nel frattempo però, la sig.ra Sina ci diceva di aspettare, che un pullman sarebbe arrivato entro le 12.30, 12.45 e ci avrebbe portato a destinazione. Ma noi non avevamo i biglietti, perché i nostri biglietti erano in viaggio per Roma mentre noi eravamo ancora fermi a Sestri Ponente ad aspettare!!! Alle 14 ancora nessun veicolo all’orizzonte, addio treno, e addio sogno di vedere la nostra amata lottare per un trofeo come da tanto tempo non accadeva.
Con molto sforzo posso capire che gli inconvenienti capitano, difficilmente, però, riesco a convincermi del fatto che la mattina nessuno sapesse che il pullman era «saltato», che non si fossero accorti dell’impossibilità di risolvere la situazione e che a nessuno fosse venuto in mente che, forse, presentarsi con i tagliandi (a questo punto esistevano?) chiedendoci scusa sarebbe stato, perlomeno, il comportamento più dignitoso e che, soprattutto, ci avrebbe dato la possibilità di seguire la finale.
Ma più di tutto mi resta impossibile non attribuire mala fede a delle persone che volontariamente fanno compiere a un pullman un tragitto alternativo per le vie di Sestri di modo da raccogliere le rappresentanti del club senza farsi vedere da noi «bidonati».
Insomma, sono stata derbuata di di una giornata di ferie, di un viaggio o di un biglietto, ma soprattutto della possibilità di assistere, per la prima volta nella mia vita, ad una finale della mia squadra. A questo io non riesco a dare un valore.Laura Caserza
2LA RISPOSTA DEL CLUB
Chiediamo scusa:

non succederà più
Con questo comunicato il direttivo del Sampdoria Club-Pegli-Val Varenna intende scusarsi con tutti trasfertisti sampdoriani che non sono potuto partire per la finale di Coppa Italia, destinazione Roma. Nostro intento era portare un numero considerevole di tifosi allo stadio, siamo stati obbligati chiedere sostegno a volontari esterni al direttivo per svolgere il difficile compito che ci siamo assunti, intendiamo ringraziarli in ogni caso. Scarsa esperienza, non osservanza delle liste, la frenesia di partire di alcuni trasfertisti e l’intrusione di soggetti senza prenotazione ha determinato il disservizio a danno di circa venti tifosi blucerchiati, gli altri quaranta sono partiti con mezzi propri. Oltre la confitta sul campo, il direttivo del nostro club ha sofferto questa situazione disdicevole, siamo amareggiati. La fase dei chiarimenti (molti sono stati comprensivi) con conseguenti rimborsi è quasi completata, per ulteriori precisazioni contattate il n° 0106960079.

Intendiamo fare tesoro di questa esperienza negativa, nostro impegno futuro sarà sempre e comune fornire un servizio alla tifoseria blucerchiata.
Mauro Zagrolla
Addetto stampa del club
Il Tamburino

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