2 LA CRISI DEL MUNICIPIO
Impegnarsi ancora per dare
un governo al Centro Est
Caro Direttore, ero stato fin troppo facile profeta sul triste epilogo che avrebbe avuto l'inutile prova di forza tentata dai locali vertici del Pdl e della Lega nel Municipio Centro-Est. A prescindere dai danni che questa avventata manovra comporterà sul territorio e sull'intera Città, a causa dell'incapacità dimostrata dal Centro-destra nel proporre un governo serio e credibile, condannandosi chissà per quanti anni ancora, a meno di auspicati cambiamenti di rotta, ad un'opposizione tanto sterile, quanto inutile, vorrei però oggi sottolineare con amarezza la scelta di Luciano Gandini capogruppo del Pdl in quel Municipio, che ha annunciato di lasciare a 31 anni (!) la politica, essendosi reso conto di esser lui, come purtroppo tanti altri, un mero strumento nelle mani delle gerarchie dei partiti. Vorrei poi dire a Gandini (così come alle tante centinaia di giovani per bene che lui dice di essere stati allontanati in questi anni dalla politica) che «a nuttata à da passa'» e quindi di non rassegnarsi, ma proseguire, assieme a tutti i Consiglieri responsabili del Centro-Est per dare, anche con uno sforzo di fantasia, una guida a quel Municipio, che possa evitare un dannoso commissariamento e ancor più disastrose ed inutili elezioni. Sono certo che la Città migliore saprà apprezzare questo ulteriore tentativo e che un'altra Italia (non succube delle Brambilla e delle Santanché) e soprattutto un'Altra Genova sia ancora possibile.
Capogruppo in Consiglio Comunale
de L'Altra Genova
2 I TEMPI NON SONO MATURI
Impensabile un accordo
maggioranza-opposizione
Caro Massimiliano, credo non si riesca né si possa stare alla finestra riguardo la situazione dubbia per non dire drammatica in cui versa attualmente il Municipio Centro Est, quello più importante e coprente molti quartieri genovesi, come tu Massimiliano rammenti sempre ai tuoi lettori con dovizia di dettagli. Ad oggi, il sondaggio-gioco de il Giornale si sta occupando proprio di questa realtà che appunto piccola non è, realtà che, se gestita con senso del dovere e della responsabilità - così come dovrebbe avvenire anche per quelle collegate agli altri Municipi in cui il Comune è amministrativamente suddiviso - contribuirebbe a considerare e trattare Genova ed i suoi quartieri come un gioiellino. Al contrario, il più grosso Municipio pare dare il cattivo esempio da troppo tempo. In Italia è impensabile raggiungere un accordo tra maggioranza ed opposizione. In base a questi concetti generali e basilari, mi sembra vano ogni tentativo di coalizzarsi con la sinistra. Tuttavia, esiste un'ulteriore possibilità e/o àncora di salvezza: il popolo sovrano che imparerà col tempo ad apprezzare la coerenza, l'impegno, la serietà, l'attaccamento alla propria terra, la passione per il proprio lavoro, il rispetto per il cittadino ed elettore. Ai posteri l'ardua sentenza.
Roberta Bartolini
2 IL RAMMARICO
Allestero cè più rispetto
per i diritti dei cittadini
Caro Direttore, ti scrivo da un paese straniero, civile, da cui il regime della Repubblica Socialista d'Italia risulta tanto più evidente quanto più se ne sta lontani. Naturalmente me ne frego del fatto che stasera al tavolo a fianco si sentisse altro che nominar Berlusconi tra i lazzi generali. Due anni fa, stessa spiaggia stesso mare ma il bagnino era Prodi, definirono l'Italia un paese «comunista, africano e islamico» e me ne strofinai altrettanto le spalle sebbene percepissi la definizione assai più calzante di un bunga bunga, attività peraltro auspicata ogni mattina da ogni maschio del pianeta. Ciò che osservo da qui, ovunque sia, è il rispetto dello Stato verso il Cittadino. Si nota dalle piccole cose. Dalle sfumature. Dal tono dei cartelli. Dai limiti di velocità realistici ed adattivi e non furbistici e paraculanti. Dai regolamenti fiscali coerenti e non coercitivi e via di questo passo. Essersi lasciati alle spalle il Soviet è rilassante. Un Soviet tanto reale da stupirsi dell'incazzatura dei rossi. Ma cosa vogliono di più di un paese in cui, per pagare lo Stato, a un vecchietto malato di Alzheimer viene confiscata una casa da 300.000 per un'evasione di 63 300.000 a beneficio di tutti, vuoi mettere! Dei servizi! Della società, accidenti! Lo stato siamo noi. Lo stato sei tu! Come la Coop, con la differenza che almeno la Coop non ti manda a casa la cartella esattoriale di Equitalia per l'arrosto. Puoi ancora evitare di comprarlo. Cosa c'è di diverso dall'Urss di Breznev? Niente ma è difficile accorgersene finché non ne sei fuori. Suggerirei allora un'opera meritoria tra tutti i quotidiani, per aiutarci a prendere coscienza. Sostituire in ogni articolo o titolo la frase «Lo Stato finanzia con» e mettere un bel «NOI, TUTTI, FINANZIAMO CON» in maiuscolo. Sai che differenza leggere distrattamente «la Regione finanzia con» rispetto a «NOI TUTTI FINANZIAMO CON DECINE DI MILIONI DI EURO il trasloco dell'Università in una collina alla base della quale si stanno già costruendo da mesi decine di nuovi appartamenti pronti alla vendita?» Pensa che gioia sarebbe per quei TUTTI NOI negozianti di Sestri Ponente ancora a serrande abbassate o i TUTTI NOI dipendenti che hanno appena sganciato a Burlando trecento, quattrocento euro di addizionale regionale a dicembre. Dove vengono spesi i DI LORO soldi mentre il treno aumenta del 30%? In un trasloco. Finalmente si renderebbero conto che nella frase «Tizio finanzia Caio» il cetriolo di Caio cambia ma l'ortolano Tizio è sempre lo stesso e nascerebbe, forse, questa volta, una sana rivoluzione liberale. Magari tutti andrebbero dai costruttori degli appartamenti a farsi prevedere il futuro. Lasciamo tutto così, va, che è meglio. Un abbraccio, sempre più stanco. Sempre più stufo. Sempre più nauseato.
Marco Marchionni
2 SINISTRA BECERA
Tutti gli errori che ci hanno
portato a questo punto
Egregio direttore, laltra sera ho sentito rispondere Santoro alle osservazioni del direttore Masi. Quanta strafottenza e arroganza da parte di Santoro! Non di meno lo è anche Gad Lerner come i sorrisi ironici di Floris e Fazio, carichi di velenosa politica. Ma chi si credono di essere costoro? Bersani, Casini, Fini, ecc. ecc. gioiscono per le sparate di questi paladini della sinistra becera, carica di falsa democrazia. Attualmente lItalia inserita in mezzo al Mediterraneo e circondata da Est ed Ovest da subbugli di ribellione se non da colpi di stato. Caro Lussana io sono convinto che chi soffia su questi incendi cè lIslam, perché questa religione aumenta in ogni parte del Mondo, soprattutto in quei Paesi affacciati sul Mediterraneo. Ci sarà un ritorno dei saraceni? Mah! Lopposizione italiana (soprattutto i nostalgici) rispolverano la Rivoluzione dOttobre di Lenin, pur di far cadere Berlusconi... Io personalmente la considero una grave irresponsabilità che può far portare alla guerra civile. Berlusconi tolse la leva obbligatoria? Grave errore! Perché almeno un anno di ferma ai giovani insegna ad essere disciplinati nel formarsi uomini. Poniamo caso (la storia insegna) che lItalia abbia bisogno dellesercito, il Popolo italiano sarebbe difeso dalle poche migliaia di volontari? Cosa serve rimanere in Afghanistan dove cè un continuo stillicidio di giovani assassinati criminalmente da fanatici islamici! Dai vulcani accesi nei Paesi Arabi ci sarà un fuggi fuggi verso la Penisola italiana dove gli immigrati quelli che non trovando lavoro si sono dati alla malavita, scippi, rapine, stupri, violenze alle donne. Cè il traffico di giovani donne dallEst Europa sfruttate per la prostituzione, cè il traffico di droga se non di armi. DallAlgeria come dalla Tunisia e Egitto arriveranno sulla portaerei Italia molti di questi, evasi dalle carceri, così a delinquenza si aggiungeranno delinquenti pronti con la loro mentalità islamica a spargere fanatismo religioso. Chi prenderà le difese degli inermi italiani? Coloro che sono in Afghanistan? Tra non molto ci saranno le elezioni colui che sarà eletto presidente dovrebbe essere fermo e serio nellavvenire per un progresso migliore, prospettive di lavoro e benessere, soprattutto per i giovani.
Celso Vallarino
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