2 LA TESTIMONIANZA DEL POLIZIOTTO
Solo voi parlate delle violenze
che subiamo sempre noi agenti
Egregio direttore, sono giorni davvero difficili per noi poliziotti e rappresentanti delle forze dell'ordine in genere. Sono giorni che purtroppo si susseguono da tempo, e la cosa che più mi preoccupa è il fatto che di questa situazione in pochissimi si preoccupano. Come lei stesso ha scritto, pur non negando e condannando gli errori di qualche singolo poliziotto, nessuno si indigna delle violenze di «pacifici» manifestanti in danno di chi è chiamato ad operare in cambio di stipendi da fame ed indennità non pagate, con un'età media sempre più alta e con una previsione di pensionamento ad oltre 60 anni.
Non ho letto da nessuna parte, in questi giorni, di qualcuno che abbia legittimamente invocato al rispetto dell'art. 5 della Legge nr. 152 del 22 maggio 1975, nel quale si vieta «l'uso di caschi protettivi, o di qualunque altro mezzo atto a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona, in luogo pubblico o aperto al pubblico, senza giustificato motivo. È in ogni caso vietato l'uso predetto in occasione di manifestazioni che si svolgano in luogo pubblico o aperto al pubblico, tranne quelle di carattere sportivo che tale uso comportino. Il contravventore è punito con l'arresto da uno a due anni e con l'ammenda da 1.000 a 2.000 euro. Per la contravvenzione di cui al presente articolo è facoltativo l'arresto in flagranza».
Tutti si affannano a pubblicare sui blog, su Facebook, Twitter o YouTube immagini e video di «manganellatori»..., nessuno che abbia il coraggio o la coscienza di linkare immagini di «pacifici manifestanti» che armati, travisati, coperti e schierati come i Reparti di Polizia attaccare manipoli di pochi colleghi protetti da piccolissimi scudi https://www.facebook.com/photo.php?v=3783428189037
Nessuno che mostri immagini di «studenti preoccupati per il futuro» assaltare mezzi della Polizia, incendiare blindati che i contribuenti pagano, spaccare e distruggere tutto quello che capita loro a tiro. Vede caro direttore, anche noi poliziotti abbiamo dei figli, siamo preoccupati per il loro futuro ma inculchiamo loro (pur non riconoscendo una forza politica in grado di cambiare in meglio la situazione) che in un paese civile, democratico, con una importante Costituzione, che le norme, le regole, le leggi, vanno cambiate secondo quando le stesse norme stabiliscono ma che in quanto tali, finché in vigore, vanno rispettate...
...E non si può, come dice il buon Grillo, farsi da parte perché bisogna «permettere ai manifestanti di raggiungere il loro obiettivo». Talvolta anche noi, per protestare contro i trattamenti a noi riservati dai governi, vorremmo farlo, ma siamo cittadini di un Paese le cui leggi ce lo vietano e pertanto proviamo ogni volta a farlo dentro una cabina elettorale... Finchè questa è la norma. Grazie.
2 L'INIZIATIVA DEL GIORNALE
Sostegno convinto alla campagna
per pagare le spese legali e mediche
Invito a sostenere l'iniziativa del «il Giornale» per raccogliere fondi destinati alla difesa legale ed alle cure mediche degli agenti delle Forze dell'Ordine coinvolti ed indagati per gli scontri del 14 novembre. Ho scritto al Ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri perché tuteli maggiormente i poliziotti e condanni con più fermezza i professionisti della guerriglia urbana.
Sono certo che i genovesi, che hanno visto la loro città messa a ferro e fuoco dai militanti dei centri sociali durante il G8, aderiranno convintamente alla coraggiosa campagna de il Giornale. Quanto al Ministro Cancellieri sarebbe opportuno che prima che promuovere inchieste per accertare eventuali eccessi da parte di qualche poliziotto sollecitasse l'individuazione di quei bravi ragazzi con il passamontagna sul volto e le spranghe e le molotov in mano che stavano alla testa dei cortei mercoledì scorso proprio per provocare incidenti con le forze di Polizia che, fino a prova contraria, rappresentano lo Stato.
Quanto alle identificazioni degli agenti in servizio di ordine pubblico è auspicabile che il Ministro provveda a far numerare prima i caschi dei dimostranti e, successivamente, quelli di poliziotti e carabinieri.
Gianni Plinio
Responsabile Sicurezza Pdl Liguria
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