La bellezza di Staglieno come poche volte si può assaporare. Si vedrà oggi alle 11, al Tempio Laico del cimitero monumentale di Staglieno, dove verrà presentato il volume di Anselmo Orsi «La città silenziosa» edito da De Ferrari con i testi di Aldo Padovano.
Contemporaneamente sarà inaugurata la mostra fotografica «La città silenziosa» di Anselmo Orsi, che sarà visitabile fino all'11 dicembre. Prima, alle 9.30 si potrà partecipare alla visita guidata del cimitero con partenza dalla Statua delle Fede, a cura di Marina Firpo. Partecipazione gratuita. L'idea di fare un volume di immagini sul cimitero monumentale di Staglieno, non è nata per caso, come per caso non è nato il volume. Da moltissimi anni, essendo quasi quotidianamente, presente per lavoro, all'interno del cimitero, Rosanna Crotti Spigo, direttore generale de «La Generali», sponsor della pubblicazione, forse più di altri ha acquisito la consapevolezza di quale importanza storica e artistica abbia questo luogo, magico e struggente, colmo di figure scolpite che raccontano la storia e l'arte. «Il libro però, non vuol essere solo un volume storico artistico - spiega Rosanna Spigo - bensì racchiudendo curiosità, aneddoti e inediti, può e deve attirare fortemente il lettore verso questa preziosa realtà genovese, che nel passato, ci è stata invidiata dal mondo culturale internazionale».
La sponsorizzazione è in realtà la realizzazione di un desiderio profondo che nasce dall'amore per la bellezza e il forte senso artistico di Staglieno: far conoscere, soprattutto ai giovani, il fascino di questo luogo. «I giovani, non sono abituati alle frequentazioni cimiteriali- continua Rosanna Spigo - Sono certa che conoscono l'esistenza del cimitero, ma sono altrettanto certa che molti mai lo abbiano visitato. Spero che questa iniziativa possa servire ai nostri ragazzi per la conoscenza di un bene che fa parte della storia e della cultura del nostro Paese e della nostra città. Se si riuscisse poi, a focalizzare anche l'interesse delle Istituzioni sul degrado in cui versano le tombe e le sculture finemente scolpite, allora forse avremmo centrato il punto».
Il libro racconta l'incontro tra umano e ultraterreno nei volti e nelle pose delle monumentali sculture del cimitero che esaltano tutta la fragilità e la disperazione dell'uomo nella compostezza ed eleganza delle forme.
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