Il judo e il teatro che s'intrecciano nella ricerca dell'essenziale, nella musica, al suono più vicino al silenzio, al colore e alla sacralità del gesto fisico. Ad aprire le porte a corpi intrisi di blu che lasciano traccia sulla tela è Palazzo Ducale con la mostra «Yves Klein. Judo e teatro. Corpo e visioni» in programma fino al 26 agosto. Il judo e il teatro sono questi gli elementi dell'opera di Klein su cui è stata posta l'attenzione e che celebrano a Genova cinquant'anni della morte dell'artista. Artista che affascinato dalla sensualità del corpo e dal suo movimento lo mette in scena di ritorno dal suo viaggio in Giappone, dopo aver sorpreso, incantato e scandalizzato l'Europa e l'America con opere d'arte realizzate come performance teatrali, giungendo al concetto di superamento dell'arte. Ad indagare questa, ancora poco indagata «vita sul tatami» i curatori Sergio Maifredi, uomo di teatro e cintura nera di judo insieme al critico d'arte Bruno Corà che ha raccontato l'artista nelle più importanti esposizioni europee. «Judo e teatro sono il motore dell'arte di Klein - esordisce Maifredi -. Figlio di pittori, molto giovane parte. Lui dice: ho lottato contro la mia vocazione di pittore partendo per il Giappone in cui poter vivere l'avventura del judo e delle arti marziali antiche. Si ferma lì un anno e mezzo, diventando cintura nera 4° Dan sotto la guida dei più grandi maestri. Torna in Francia e cambia radicalmente il suo stile di pittura. Non più pittura col pennello ma il corpo che diventa centrale. Klein confessa di aver rovesciato 25 litri di pittura su una grande tela dove la modella intrisa segnò con il suo corpo il quadro che lui poi diresse. Un corpo che diventa centrale ed è per questo motivo che abbiamo chiamato la mostra così». L'evento - dedicato al pittore, scultore, performer, teorico di teatro e insegnante di judo, che diventa punto di riferimento dell'arte contemporanea, avendo posto le basi di un nuovo linguaggio - prodotto da Teatri Possibili Liguria e TeARTo (entrambe rappresentate da Maifredi), dalla Fondazione Palazzo Ducale, da Società per Cornigliano e dalla Fondazione Edoardo Garrone si arricchisce di una serie di incontri ed eventi con i protagonisti del judo, del teatro e dell'arte. In occasione dell'avvio dell'esposizione, a Palazzo Ducale, da oggi fino al 9 giugno si svolgerà la conferenza internazionale «Gioco dramma rito», che si concluderà sabato con una dimostrazione «I sei kata del judo antico. Omaggio a Yves Klein». L'evento spettacolo curato da Pino Tesini e da Sergio Maifredi, vedrà coinvolti i più elevati gradi del judo internazionali che eseguiranno i Kata del judo antico, nella Sala del Maggior Consiglio alle ore 21. «Una mostra fatta di documenti, oggetti, immagini, video che raccontano un percorso artistico segnato dalla radicalità e dalla ricerca - spiega Luca Borzani riconfermato alla guida di Genova Palazzo Ducale. Fondazione per la Cultura -.Un esperimento importante più che evento. Un laboratorio culturale, capace di allargare il pubblico tradizionale e di coinvolgere saperi diversi». Di «evento importante di nicchia che rafforza la collaborazione tra Ducale e Fondazione Garrone nell'innovazione culturale della città nell'ambito di discipline diverse» ha invece parlato Paolo Corradi segretario generale della Feg. L'omaggio a Klein continua anche a Villa Bombrini a Cornigliano, dove a luglio «Teatri Possibili Liguria» presentano dal 13 al 14 e dal 18 al 21: «Blu Blu Blu- Teatro Fisico» la rassegna, che porterà in scena sei spettacoli collegati con la mostra di Palazzo Ducale.
«Collaborazione forte che rafforza l'entità di un sito fino a pochi anni fa impraticabile» sono le parole di Enrico Da Molo direttore della Società per Cornigliano, mentre di «disciplina d'arte, nessuno spreco e occasione di rilancio turistico per la città» ha parlato Carla Sibilla neo assessore comunale alla Cultura.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.