E se vi dicessero che in una stanza di trenta metri quadrati, non di più, ci sono due custodi a leggere riviste e giornali? Benvenuti a Villa Croce, il Museo d'Arte Contemporanea che - dice la brochure dei Musei di Genova - ospita mostre di rilievo nazionale e internazionale, promuove la ricerca di artisti genovesi e liguri e conserva una ricca collezione di arte del XX secolo. Entriamo, e dopo aver percorso un tratto di strada in un giardino mal tenuto e sporco, con pezzi di vestiti buttati in terra e altri appesi alla cancellata del palazzo, arriviamo all'ingresso del Museo. Al primo piano c'è una mostra sui libri di Calvino. Entriamo nella stanza e a sinistra c'è una finta parete di mattoni, di fronte, le finestre con una splendida vista sul porto e sul mare dalle quali entra un sole caldo. Siamo in due, gli unici due visitatori per l'esattezza, oltre a un addetto al personale che se ne sta seduto su una sedia al sole a leggere il giornale e che non alza nemmeno lo sguardo dal quotidiano quando entriamo. Sul calorifero, c'è un'altra rivista che l'addetta al personale numero due lascia per un momento per accennare un saluto. Proseguiamo, e a destra si apre una seconda camera con un libro nero gigantesco che rappresenta «Tutti i libri di Calvino» su un pavimento di sabbia. Le pareti sono affrescate, ma in parte anche mangiate dall'umidità. Una delle finestre è chiusa e un cartello avverte: «Pericolante, non aprire». Usciamo dopo aver salutato gli altri due custodi all'ingresso e facciamo un giro all'esterno.
Le facciate sono trascurate, con le persiane delle finestre rotte così come rotti sono parte dei gradini della scalinata centrale. Lasciamo Villa Croce, delusi e con la sensazione di essere rimpiombati di nuovo nella trascuratezza e nell'abbandono di altri musei fa. Peccato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.