Cronache

Ecco Fratelli d'Italia: «No alla generazione Monti»

Ecco Fratelli d'Italia: «No alla generazione Monti»

«Fosse stato per me il governo Monti non sarebbe nato, figuriamoci se intendo creare un'alleanza con lui ora o dopo il voto». Giorgia Meloni arriva a Genova per presentare «Fratelli d'Italia» nuovo partito del centrodestra, nato da una costola del Popolo della Libertà, per volontà dell'ex ministro della Gioventù insieme a Guido Crosetto e Ignazio La Russa. Un movimento nato in poche settimane ma con una linea chiara: bipolarismo e nessuno spazio a convergenze con l'area montiana. «Non è una riedizione di Alleanza Nazionale - tiene a precisare Carlo Fidenza, eurodeputato e tra i promotori della nuova forza di centrodestra - ma il partito che abbiamo cercato, invano, nel Pdl». In campo per la Liguria liste ricche di under 40 con in testa Giorgia Meloni per la Camera dei deputati e Guido Crosetto per il Senato: «È ovvio che sia io, sia Crosetto non opteremo per l'elezione in Liguria, spazio agli altri» chiarisce la capolista. Ed allora via libera al numero due, Riccardo Garosci che arriva da Torino ma ha voluto essere candidato in Liguria dove lavora e ha radici familiari consolidate: «Non sono un catapultato, so quali potenzialità ha questa regione - spiega Garosci, imprenditore che è stato europarlamentare di Forza Italia fino a 11 anni fa -, in particolare lavorerei in Parlamento per fare in modo che Expo 2015 possa essere una reale opportunità per questo territorio: si muoveranno 20 milioni di persone in sei mesi, di queste 10 milioni possono essere catturate dalla Liguria».
Fuori dalle liste persone che erano state avvicinate tempo fa come Gianfranco Gadolla e Gianni Plinio, dentro - tra gli altri - il consigliere comunale di Savona Alessandro Parino (33 anni), il consigliere municipale genovese Alessio Bevilacqua (29 anni) e Simone Torello (40 anni) storico dirigente dei giovani di Alleanza Nazionale. «Non abbiamo voluto cedere alla logica del nome noto puntando su nuove leve anche per sovvertire la logica di questo Paese per cui, se non hai più di settant'anni non puoi fare politica. Ed i risultati drammatici si vedono».

L'ultima battuta su Claudio Scajola e i suoi fedelissimi in cerca di una casa dopo lo strappo con il Pdl: «Scajola è stato l'unico che ha fatto spontaneamente un passo indietro - chiude Meloni -, ma a noi interessa avere il consenso sul nostro progetto e non dare una casa a chi è deluso da altre esperienze».

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