L’ultimo atto di Marta: inaugurare la cremagliera che non è ancora pronta

L’ultimo atto di Marta: inaugurare la cremagliera che non è ancora pronta

Conclusi gli interventi di consolidamento e ristrutturazione. Realizzate tre nuove stazioni. Partiti ieri i collaudi per l’apertura al pubblico. Ma la carrozza storica della ferrovia a cremagliera di Granarolo resta ferma. Fretta di inaugurarla sì tra entusiasmi e speranze, di cui godrà la prossima amministrazione, ma inagibile al pubblico prima di fine giugno. Salvo eventuali nuovi imprevisti. L’illustre impianto ultracentenario, classe 1901, ha difatti concluso il suo restyling e dovrebbe presentarsi alla città più solido e sicuro, accessibile e ristrutturato.
Con i suoi 111 anni e oltre mille metri di percorso, la ferrovia che collega da più di un secolo Principe con Granarolo è stata difatti oggetto di un importante intervento di consolidamento e rinnovamento che ultimato il periodo di prova e dei collaudi previsti dal Ministero, restituirà alla città il servizio pubblico sull’intera tratta. E tra festeggiamenti e utenti in autobus, prove e collaudi sono ancora in corso; solo ieri è stata per la prima volta provata sull’intera tratta la carrozza che per i prossimi sei mesi sostituirà l’effettiva cabina storica oggetto oggi di prescrizioni ministeriali. «Una scommessa riuscita con la sindaco - ironizza Stefano Pesci direttore generale di Amt -. I lavori sono stati completati e ciò consentirà alla ferrovia, salvo imprevisti, di entrare in servizio entro giugno. Sono fiducioso». E fiducia e soddisfazione sono state espresse anche da Enrico Vesco assessore in Regione ai Trasporti che ha festeggiato la chiusura dell’ultima fase dei lavori di ristrutturazione e ammodernamento. Lavori interamente finanziati dalla Regione Liguria per un importo pari a 5.450.098 erogati a favore da Amt e suddiviso in due lotti principali.
«Rappresenta questa una tappa importante di un lungo percorso che ci ha visto coinvolti - ha detto Vesco -. Abbiamo ritenuto di investire creando altre fermate intermedie e puntiamo ora alla ristrutturazione della carrozza storica. L’obiettivo è stato quello di incrementarne la sicurezza e la fruibilità di una delle ferrovie che Amt ha in concessione ».
E aspettando che parta definitivamente la cabina, che mediamente dovrebbe trasportare un centinaio di persone al giorno, l’Amt lancia da lunedì 21 maggio: "Amt-ticket" il nuovo servizio che permette di acquistare il biglietto del bus via sms con il proprio cellulare, aumentando minuti e costo. Il biglietto Amt-ticket vale infatti 110 minuti (dieci in più rispetto a quello tradizionale) e prevede un contributo spese di 10 centesimi per un totale di 1 euro e sessanta centesimi. Il progetto realizzato in collaborazione con il consorzio Movincom, permette al cliente di iscriversi gratuitamente al servizio sul sito: www.bemoov.it associando il proprio numero di cellulare allo strumento di pagamento su cui si vuole addebitare l’acquisto (carte di credito o prepagate). Il cliente potrà, una volta salito sul mezzo, inviare un messaggio digitando nel testo la parola Amt al numero 320.204.3497. Il messaggio di risposta è valido come titolo di viaggio da mostrare al controllore in caso di verifica.

«Uno strumento per facilitare la vita ai cittadini onesti - chiarisce Paolo Cervetti amministratore delegato di Amt -. A sperimentare il biglietto con il telefonino siamo in tre in Italia, il che vuol dire impianto strategico che guarda all’innovazione tecnologica e a una politica antievasione».

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