L'assessore ammette: «Notte di Capodanno deludente»

L'assessore ammette: «Notte di Capodanno deludente»

(...) Val di Susa.
Percorrendo lo stradone accanto alla cattedrale di San Lorenzo, bisogna fare lo slalom fra i «raudi» gettati tra i piedi dei passanti dai soliti idioti che si divertono così.
Piazza Raibetta, in Sottoripa, è lo sfogo d'uscita per entrare al Porto Antico, ma in mezzo c'è un pericoloso falò con i fuochi d'artificio fatto da un gruppone di sudamericani, che gusta salsiccia e beve birra a fiumi.
Tra la pista del ghiaccio e il museo Luzzati all'Expo, sul palco installato dal Comune, ci danno dentro i d.j. che provano a far divertire e si alternano davanti a una folla di un paio di migliaia di persone: moltissimi immigrati, pochissimi genovesi e zero turisti.
Tutto qui, a parte una striminzita serie di razzi per lo spettacolo pirotecnico più povero e triste che ci sia mai stato a Genova.
Quello in centro città, quindi, è stato un Capodanno affogato forse più nell'alcol e nella droga leggera e meno nel divertimento sano, ma certamente è stato senza gioia e, per gli operatori genovesi, con un preoccupante scarso ritorno economico.
«La notte in sé - ammette l'assessore Carla Sibilla - non è stata entusiasmante per la tipologìa della partecipazione. Lo spaccato appare di una società che è cambiata e necessita di sforzi e impegno da parte di tutti, per riportarla a valori civili e culturali di rispetto, anche nella notte di Capodanno. Il giorno e la sera di San Silvestro, invece, hanno fatto registrare una grande partecipazione delle famiglie agli eventi organizzati dai Civ, Palazzo Ducale, Galata, Acquario, Porto Antico, Musei e Teatri in collaborazione con il Comune. Quando avremo le risorse cercheremo di fare meglio e di attirare più turisti».
Per la cronaca, il fatto più grave è avvenuto in via Vetrano a Cornigliano, dove un bimbo di 2 anni è rimasto ustionato da un petardo lanciato dagli adulti. A Varazze uno studente di 23 anni è stato ricoverato con prognosi riservata per lo scoppio di un grosso petardo vicino alla faccia. I vigili del fuoco genovesi sono intervenuti per una cinquantina di incendi in città, tra cui quello all'ex officina Amt in Valbisagno, dove il tetto è stato distrutto dal fuoco provocato da un petardo. Stessa storia per i roghi in appartamenti in via Torti, via Canevari e per l'incendio di un bosco a Voltri. Sono stati distrutte alcune auto e dei cassonetti dell'immondizia a Sampierdarena e a Rivarolo. Gli interventi del «118» per soccorrere persone ubriache e colte da grave malore, sono stati decine.


C'è stato un accoltellamento in piazza della Commenda e una maxi rissa tra giovani nella zona di piazza delle Erbe, anche se per fortuna non si sono registrati feriti gravi. La polizia, all'ora di pranzo di San Silvestro, ha fermato e denunciato cinque giovani, che in via Torti avevano sparato con un mitra ad aria compressa contro un negozio spaventando una famiglia della zona.

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