Lavoro ai giovani, Vinai lancia lo sportello unico

Lavoro ai giovani, Vinai lancia lo sportello unico

Lavoro e giovani. Punti centrali della rivoluzione targata Vinai. Il candidato sindaco l'ha sempre definita una «rivoluzione culturale», ma guai a credere che sia linguaggio politichese, perché il cambiamento proposto dall'ex segretario Anci Liguria si regge su colonne doriche e vanta punti programmatici ben definiti. La tavola rotonda organizzata dalla lista civica Città Nuove, creatura nata nel 2010 da un'idea dell'attuale governatore del Lazio Renata Polverini ed «esportata» anche in altre città italiane, ha acceso i riflettori proprio sul mondo del lavoro. Inviato speciale dal Lazio, definizione quanto mai appropriata visto il suo passato da giornalista, è stata Mariella Zezza, assessore Lavoro e Formazione: «Il gemellaggio fra il Lazio e Genova non è dovuto solo alla lista Città Nuove, ma anche alla storia. Ho scoperto che i primi a chiamare la città così furono gli etruschi, legati molto a Roma, e il nome significa proprio città nuova. Non sono coincidenze. Credo che oggi la priorità sia di generare lavoro, ma anche di stare vicino ai lavoratori. Chi è sceso in piazza in questi ultimi tempi si sente abbandonato».
La parola passa a Pasquale Ottonello, coordinatore della lista «rossa» - a livello cromatico, non certo ideologico -, che appoggia Vinai: «Genova deve tornare ad attrarre imprese che devono integrarsi nel tessuto cittadino, creando lavoro. Quest'ultimo è al centro della lista Città Nuove che dimostra, con la presenza dell'assessore del Lazio, di avere un respiro nazionale. Ma non potrebbe essere altrimenti, perché il rilancio di una città passa anche per la sinergia creata con altri enti». L'ultima parte dell'intervento di Ottonello è stata un vero e proprio assist per Vinai che è entrato a fondo nel problema: «Le imprese che investiranno a Genova dovranno avere agevolazioni tariffarie, dai rifiuti alla tasse di occupazione del suolo. Agevolazioni, semplificazione burocratica e concessione aree. Sono questi i punti per rilanciare Genova a livello lavorativo. Inoltre guerra aperta all'Imu, tassa iniqua e deleteria.

La semplificazione deve avvenire in tutti i campi: è mai possibile che un giovane debba trovarsi davanti uno sportello regionale, uno provinciale, uno comunale, un'università che ormai ha un ruolo naif, e i caotici centri per l'impiego, per cercare lavoro? Dobbiamo far incontrare domanda e offerta in un solo punto, creando una pagina web o uno sportello unico per i giovani».

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