di Donatella Mascia
Gentile direttore, ho letto e apprezzato il tuo pezzo sul nuovo stadio; non lasciamoci sfuggire anche questa opportunità. Ma il futuro della nostra città, il futuro della nostra regione richiedono una programmazione e la programmazione richiede competenza, capacità e il coraggio di perseguire gli obiettivi, senza scaricare le responsabilità delle scelte con «debat public» o similari.
Che cosa è stato fatto dai nostri amministratori ad oggi? Persino quando Regione, Provincia (esiste ancora?), Comune, Autorità Portuale sono in mano allo stesso partito, come avviene da sempre o quasi nella nostra terra, le rivalità bloccano qualsiasi iniziativa. Ne abbiamo testimonianza dalle recenti diatribe. Un governo che si rispetti deve fare due cose: programmare organicamente ed attuare con tempestività. Occorre partire da un vero progetto urbanistico, liberando dalla congestione quartieri sovraffollati, sopraffatti dal troppo costruito, dalla mancanza di spazi vitali e di strade, come è certamente quello di Marassi, dove la più grave criticità è di carattere idrogeologico.
Uno stadio può dare lavoro e costituire un volano per il rilancio della città, liberando nuovi spazi e utilizzando aree appropriate. Prima di affossare una iniziativa, così, a scatola chiusa, potremmo provare a togliere il coperchio e guardarci dentro, che ne dite?
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