Liguria «matrigna» per i giovani artigiani

In due anni, la Liguria perde nove posizioni, scendendo all'11° posto nella classifica del tasso di imprenditoria artigiana under 40: è quanto si legge in una nota di Confartigianato. Solo tra il 2011 e il 2012, la diminuzione registrata è del 5%: circa mille le imprese guidate da giovani artigiani che hanno chiuso i battenti. «Dati preoccupanti che confermano la crisi dell'occupazione giovanile nella nostra regione - spiega Giancarlo Grasso di Confartigianato Liguria -. Senza un ricambio generazionale è a rischio l'artigianato delle tradizioni locali». A livello provinciale, sempre tra il 2011 e il 2012, è a Genova che si è registrato il numero maggiore di chiusure di imprese guidate da giovani (-369), seguita da Savona (-270), dalla Spezia (-191) e infine da Imperia (-92). La minore strutturazione delle imprese, dovuta a una «storia» aziendale recente, e le difficoltà di accesso al credito, secondo Grasso, «hanno spazzato via una consistente fetta della nuova generazione. Questo, purtroppo, comporta conseguenze negative anche sulla possibilità del ricambio generazionale».

Dunque, «è necessario mettere in campo, al più presto, una serie di misure di semplificazione e interventi che sostengano le imprese avviate da giovani e di promozione della trasmissione generazionale delle attività, specie nei settori più tradizionali che costituiscono un'eccellenza del made in Italy».

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