Da Lux Bagnara la beffa dell'estetista

Da Lux Bagnara la beffa dell'estetista

C'era chi aveva pagato il trattamento anticellulite al burro, quello agli acidi di frutta o alle alghe. Chi aveva scelto l'hot stone massage o preferiva il massaggino all'olio di argan. Quasi tutti volevano un antistress, ma pagando in anticipo sono rimasti beffati perché il centro relax-estetico ha chiuso i battenti lasciandoli a bocca asciutta e con le tasche vuote. Per alcuni genovesi, più che un «benessere» la Lux Spa all'interno del negozio Giglio Bagnara di via Venti Settembre è diventato un «malessere».
In sostanza, i lettori hanno segnalato di avere comperato i trattamenti per viso, corpo, mente-corpo, beauty day e altra roba come l'epilazione per lui e per lei. Qualcuno li ha pure regalati alla fidanzata o alla mamma per Natale. Però, quando i clienti si sono presentati nel luccicante negozio a la page, nello spazio del sottoscala riservato alla Lux Spa hanno trovato il buio pesto. All'ingresso le gentili signorine che fanno le commesse da Bagnara, hanno appiccicato 5 fogli relativi alla visura camerale della società Lux srl, che nel novembre 2010 ha dato in affitto un ramo dell'azienda a un'altra società, di proprietà di un'estetista. C'è il nome di un liquidatore, il numero di codice fiscale, l'indirizzo e le «procedure in corso di scioglimento e liquidazione», ma non c'è il becco di un numero di telefono a cui i «beffati» possono rivolgersi per riavere indietro i soldi o usufruire altrove del trattamento pagato profumatamente.
«È un peccato - sussurrano le commesse - perché l'idea del centro benessere nel negozio sembrava funzionare. Abbiamo messo la visura camerale all'ingresso della Spa perché molti si rivolgevano a noi chiedendo spiegazioni. Ma noi non c'entriamo niente».
Giglio Bagnara in questa storia è parte lesa, anche perché quando aveva inaugurato il negozio alcuni anni fa, era stato dato risalto all'innovativo progetto dello shopping più Spa con sauna, bagno turco, mini piscina termale, idromassaggio e tante altre delizie per il corpo.
«Noi abbiamo dato in affitto quella parte dei locali che non vengono utilizzati dal negozio - spiegano alla Giglio Bagnara - ma dalla società che gestisce la Spa. A sua volta ha dato in affitto un ramo d'azienda a una signora estetista con pluriennale esperienza. Il centro ha chiuso i battenti a fine novembre. Sarebbero stati venduti dei trattamenti e adesso i clienti se la prendono con noi. Però noi con questa storia non c'entriamo. Anzi, speriamo che il centro benessere riapra al più presto».
«Abbiamo in progetto di riaprire - confermano alla Lux srl - e di rilanciare la Spa con un progetto migliore. Il centro è stato chiuso in contemporanea con l'assenza dell'estetista, ma l'arredo è nuovo e le attrezzature sono all'avanguardia e di prim'ordine. È vero, ci sono i clienti che si lamentano per avere pagato e trovano chiuso, ma non è colpa nostra. Si devono rivolgere alla società dell'estetista».
«È una vicenda dolorosa - spiega l'estetista Katia - siamo per avvocati e ci sarà una causa in Tribunale. Sono stata costretta a chiudere l'attività e a trovare lavoro in un'altra Spa.

Mi dispiace anche perché sono rimasti a casa dieci dipendenti. Sono una professionista di livello e una persona seria. Mi sento danneggiata come lo è Giglio Bagnara».
E soprattutto come lo sono i clienti rimasti con la «ricevuta-pacco» in mano. Mai pagare in anticipo.

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