Municipi, la sinistra vuole mettere le mani sui feudi moderati

Municipi, la sinistra vuole mettere le mani sui feudi moderati

Oggi e domani Genova non voterà solo per il sindaco ed il nuovo consiglio comunale ma anche per rinnovare i nove Municipi che partecipano all’amministrazione della città. Insieme alla scheda azzurra per sindaco e consiglio comunale ai cittadini che si recheranno ai seggi verrà consegnata anche la scheda di colore rosa che servirà per le municipalità. Il metodo di voto è differente e ancora più semplice di quello per la scheda azzurra. L’elettore, infatti, dovrà scegliere una delle liste presenti e potrà poi scegliere se esprimere la preferenza ad uno dei candidati della lista scelta. Così facendo il voto andrà automaticamente anche al candidato presidente collegato alla lista scelta. Sulla scheda il nome dei presidenti non compare vicino ai simboli ma sul fondo.
L’elettore non deve fare alcun segno sui nomi dei candidati presidenti ai quali il voto andrà automaticamente esprimendo la propria preferenza per la lista o una delle liste che lo appoggiano.
Si tratta di una sfida molto delicata anche per i parlamentini della città. Nel 2007 la partita dei Municipi era finita 6 a 3 a favore del centrosinistra con il centrodestra che era riuscito ad ottenere per sé Centro Est, Medio Levante e Levante. Oggi la partita sembra ancora più a favore del centrosinistra che si presenta compatto come cinque anni fa, mentre il centrodestra ha seguito strade diverse e presenta candidati presidenti diversi: Pdl, Liguria Moderata e Dc hanno i loro, la lista Musso ne ha altri, e la Lega Nord altri ancora.
Essendo il voto per i municipi secco e senza possibilità di secondo turno la sinistra potrebbe avere più vantaggi a raggiungere il 40 per cento sufficiente ad ottenere la maggioranza dei seggi e a poter esprimere il governo di quel territorio. Partite aperte, comunque, nel Centro Est dove il candidato del Pdl Paolo Bianchini è insidiato da Simone Leoncini, coordinatore cittadino di Sel sostenuto dal centrosinistra, e da Daniele Biagioni per la lista Musso.
Francesco Carleo, presidente uscente del centrodestra, tenta il bis a Levante sfidato da Nerio Farinelli animatore dei comitati di Marco Doria alle primarie per Pd e alleati e Maurizio Moretti per Musso. Ancora più incerta la sfida nel baluardo del centrodestra: il municipio Medio Levante. Qui dal 1997 ogni campagna elettorale è stata vinta dall’allora Forza Italia, An e Lega Nord. Oggi il Pdl è rappresentato da Mario Montaldo, consigliere uscente, a cui si contrappongono l’ex assessore del Municipio in quota Lega Nord Renzo Di Prima, l’ex consigliere di Forza Italia Rosanna De Luca che ora sostiene la lista Musso e Alessandro Morgante per Pd, Sel, Idv, Pensionati e Socialisti.


Particolare importanza assume anche la sfida in Valpolcevera dove la sinistra si è nettamente divisa sull’indicazione del presidente e Italia dei Valori ha scelto di correre sola presentando Umberto Lo Grasso, mentre Pd, Sel e Federazione della Sinistra presentano Iole Murruni e sarà da tenere sott’occhio il risultato del Movimento Cinque Stelle, candidato presidente Carlo Di Bernardo, che in vallata ha il pieno sostegno del movimento No Gronda. Di questa situazione potrebbe riuscire ad approfittare Alessio Bevilacqua sostenuto da Popolo della Libertà, Liguria Moderata e Democrazia Cristiana.

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