(...) ieri ha dichiarato: «Prima di entrare in Comune sono stato raggiunto da una telefonata del sindaco che mi ha proposto di tutto, assessorati, vicesindaco e di rimandare le varianti urbanistiche che erano state fatte contro di me. Io ho risposto che Marco Melgrati e il Pdl non si comprano e che ormai era tardi per fare discorsi di questo tipo».
«Questa giunta -ha sottolineato Melgrati- si stava trascinando da tempo facendo scelte scellerate e ormai aveva raggiunto un tasso di impopolarità altissimo». «Avevano cominciato - ha affermato l'ex sindaco del Pdl - con la rimozione della statua di Totò, con l'inversione di via Dante poi rimangiata parzialmente, con la decisione di spostare il mercato in corso Europa che per fortuna è stata stoppata dal Tar, con la scelta di mettere un capannone nella piazza principale della città, con la chiusura del molo Bestoso, con la volontà di realizzare la pista ciclabile in via Dante eliminando 150 posti auto, con l'affidamento delle spiagge comunali a cooperative di fuori, togliendole agli operatori di Alassio, via via fino all'ultima decisione di realizzare l'ara cineraria nel cimitero comunale, che è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso». E ce n'è anche per il Pd colpevole secondo il gruppo Pdl di Alassio di avere contribuito allo scempio della città. Secondo Melgrati, Fabio Lucchini e Angelo Vinai, consiglieri comunali, «il vergognoso accodamento dell'assessore Bogliolo alle dimissioni cancella le gravi responsabilità del Pd dalle scelte scellerate di questa amministrazione a forte connotazione di sinistra». « I topi del Pd abbandonano la nave quando il comandante Schettino Avogadro ormai è arenato sugli scogli.
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