Le primarie, il voto delle elezioni politiche e quindi il congresso provinciale. Queste le tappe forzate del Pd genovese impegnato a creare una nuova classe dirigente. In prima linea il segretario Giovanni Lunardon che ha raccolto l'eredità del coordinamento provinciale all'indomani del tracollo delle primarie genovesi e che da ieri sarà affiancato nel suo ruolo da una segreteria completa. 12 figure giovani, alcuni eletti in consigli comunali o municipali, che dureranno in carica per qualche mese perché il partito, dopo il commissariamento e la decisione seguente di mantenere Lunardon in carica per superare mesi impegnativi sul fronte nazionale, si è dato appuntamento tra la primavera e l'autunno del prossimo anno per il congresso. «Le persone chiamate in squadra le ho scelte personalmente - spiega Lunardon -. Le primarie genovesi di febbraio hanno aperto un vuoto e dovevamo dare un segnale». La più giovane in campo è Viola Boero, 24 anni, ma ci sono anche «navigati» come l'ex assessore della giunta Vincenzi Massimiliano Morettini, Simone Mazzucca, Cristina Lodi e Anna Costantini.
Lunardon ha parlato dell'organizzazione delle primarie spiegando che iscritti e dirigenti del partito avranno mani libere durante la campagna per il voto del centrosinistra: «Bersani ha fatto una scelta saggia nel proporre le primarie. Non vogliamo ripetere l'angosciante esperienza dell'Unione».
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