Pd, novità in lista? Tullo, Orlando e Pinotti

Altro che rinnovamento. Le «parlamentarie» del Pd, primarie a livello regionale svolte per scegliere l'ordine con il quale sarà composta una parte delle liste dei candidati per Camera e Senato, non ha riservato sorprese regalando altri cinque anni in Parlamento a volti già noti della politica locale. A votare in Liguria sono stati oltre trentamila elettori, contro i quindicimila che venivano sottostimati per cabala alla vigilia dalla segreteria regionale del partito, e ad essere recordman di preferenze è stato Mario Tullo, parlamentare uscente, che con 4.526 voti si garantisce il secondo giro a Roma. Di seguito un altro nome che non significa novità: con 4.474 Lorenzo Basso, consigliere regionale Pd e segretario regionale del partito e per questo al centro delle polemiche alla vigilia delle primarie («Chi fa il mazziere non può anche giocare al tavolo» aveva detto alla vigilia l'ex sindaco di Genova Marta Vincenzi chiedendo che Basso - in qualità di organizzatore delle primarie - non partecipasse). Non è nuova nemmeno Roberta Pinotti, senatrice con velleità da sindaco ma uscita distrutta dalle primarie per la scelta del nuovo primo cittadino lo scorso febbraio, è stata la più votata tra le donne con 3.043 preferenze e si è rifatta dal tonfo di un anno fa. Non del tutto nuovo nemmeno volto e nome di Luca Pastorino, sindaco di Bogliasco al suo secondo mandato. A lui sono andati 2.379 voti. Altro posto sicuro a Genova va poi a Mara Carocci (2.360 preferenze). Ai cinque genovesi si vanno ad affiancare l'ex segretaria generale della Cgil Anna Giacobbe che ha trionfato a Savona, mentre alla Spezia Andrea Orlando si garantisce il terzo giro in parlamento, mentre ad Imperia ha vinto Donatella Albano. Agli otto candidati indicati dagli elettori del partito Democratico si affiancheranno altri quattro nomi: due capilista scelti dalla segreteria nazionale e due candidati concordati tra Roma e Genova con l'incubo dei paracadutati che non fa dormire sonni tranquilli al partito in Liguria dopo i casi Luigi Lusi e Giovanna Melandri eletti a Genova nel 2008. In tutto i parlamentari che i democratici contano di ottenere sono 8 per la Camera e 4 per il Senato.


Al voto per le parlamentarie anche i simpatizzanti e gli iscritti di Sel: brutta figura per il sindaco di Genova Marco Doria che aveva spinto per Silvia De Bonis, finita invece al quarto posto. A trionfare è stato il segretario regionale Stefano Quaranta.

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