Gentili Lussana e Pistacchi, seguo con interesse fin dal vostro primo servizio l'inchiesta sulle malefatte di alcuni esponenti dell'Enpa e mi complimento con il giornalista Pistacchi per la professionalità con cui sta trattando la vicenda e l'attenzione posta nei confronti della causa animalista. Resto a bocca aperta nel leggere di questo legame tra la responsabile Enpa e il canile di Viguzzolo, che io ben ricordo per averlo più volte visitato al fine di farne uscire il maggior numero di poveri disperati condannati alla reclusione. All'epoca parlo dell'estate del 2008 - ero infatti consigliera dell'Associazione Amici del Cane Onlus e decidemmo di prendere contatto con quella struttura che rappresentava il canile di «seconda scelta» per molti comuni del levante genovese convenzionati col nostro canile del Monte Gazzo quando questo fosse al completo e necessariamente non si potesse dare ospitalità a cani provenienti dalla Asl 4.
La situazione che si presentò ai nostri occhi era tragica: nessun volontario presente in struttura, il canile era aperto al pubblico in fasce orarie molto limitate, una sola adozione nel corso dell'anno precedente, nessun tipo di assistenza sanitaria regolare fornita agli animali, no sterilizzazioni né vaccini, alimenti di infima scelta, recinti spesso senza copertura né riparo per i poveri ospiti né d'estate né d'inverno, al punto che facemmo una colletta per acquistare qualche casetta per i cani. Ci stupì però la presenza di due fiammanti fuoristrada di grande valore economico posteggiate nel cortile, di proprietà della titolare, che ci accolse pietendo miseria per il suo canile.
Molte furono in seguito le mie visite a Viguzzolo, molte le adozioni che portai a termine da quel canile; mai però mi fu permesso di visitare le gabbie «dietro la facciata» che si presentava pulita, con animali apparentemente ben nutriti e in buone condizioni. Per ogni cane che riuscivo a far adottare il gestore mi rimbrottava dicendomi che di quel passo gli avrei svuotato il canile! Ci nacque il dubbio che per diversi cani che trovammo a Viguzzolo provenienti dai comuni con noi convenzionati non ci fosse stata nemmeno chiesta la disponibilità, il posto ce l'avevamo e non avremmo detto di no; invece quelle povere creature, spesso anche cuccioli o cani giovani che il canile del Gazzo avrebbe fatto adottare in un batter d'occhi, prendevano la via del basso Piemonte, approdando a una gabbia per usare un eufemismo inospitale, dalla quale mai sarebbero usciti; il tutto per consentire ai gestori di acquistare magari un altro fuoristrada con i soldi della retta proveniente dai comuni responsabili. A poco a poco con orrore scoprimmo cosa nascondeva quella bella facciata, unica immagine di Viguzzolo a noi permessa; e fu senz'altro merito dell'Associazione Amici del Cane Onlus aver introdotto all'interno di quel lager qualche sparuto volontario che soccorresse i poveri cani affamati e malati ma che si fece poi promotore instancabile della chiusura del canile.
In seguito alla chiusura qualche cane è stato trasferito al canile del Monte Gazzo: tutti casi limite, cani sempre malatissimi nonché caratteriali, non socializzati con l'uomo e oramai inadottabili, che stiamo cercando di recuperare per quanto possibile. Questa è stata la tragica realtà di Viguzzolo, un canile che non aveva nulla da invidiare ai lager dell'Italia del Sud, con l'unico scopo di ammassare animali che erano solo ed esclusivamente considerati fonte di lucro per i gestori.
Leggere sul vostro giornale che l'Enpa locale era tra i promotori di questa struttura mi fa rabbrividire. Il canile del Gazzo, di cui sono stata Presidente fino a pochi giorni fa e di cui mi onoro di essere volontaria, protegge davvero gli animali, certo non quei supposti animalisti facenti parte di questo Enpa genovese che in varie riprese e in varie forme ha attaccato l'Associazione Amici del Cane Onlus, gestore del canile del Gazzo, tentando persino la scalata al nostro canile con una causa che abbiamo vinto poche settimane fa.
*ex Presidente Associazione
Amici del Cane Onlus
canile del Gazzo - Genova Sestri P.
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