«La Regione non rinunci alla clinica Villa Azzurra»

La Regione a fine anno dovrebbe non rinnovare il contratto, annuale, a Villa Azzurra di Rapallo. L'assessore Claudio Montaldo ha spiegato tempo fa in Consiglio regionale che si stanno effettuando lavori per incrementare gli interventi di cardiochirurgia al San Martino. In Liguria avvengono circa 1.400 interventi di cardiochirurgia all'anno, dei quali 1.000 effettuati al San Martino di Genova. «La nostra linea – ha spiegato Montaldo – è di procedere al riassetto e al potenziamento del San Martino». Tra i sostenitori di Villa Azzurra ci sono i cittadini del levante. Come il maresciallo Salvatore Careddu, che ha voluto intervenire sulla questione. «Leggo del problema della convenzione da parte della Regione con le cliniche private ed in particolare con la clinica Villa Azzurra di Rapallo. Clinica specializzata in interventi di cardiochirurgici. Convenzione che sino ad oggi ha dato la possibilità a chi purtroppo ne aveva bisogno di essere assistito e curato senza nulla togliere agli altri centri cardiochirurgici da un centro dove la competenza e qualificazione sono eccellenti. Ripeto senza nulla togliere a nessuno. Nonostante tali requisiti si vocifera di un imminente divorzio. Per divorziare occorrono dei motivi particolari: motivi di incompatibilità, di incomprensioni vivibilità all'interno della convenzione stipulata, e non quei motivi di risparmio che a mio parere quando si tratta di salute, gli organi competenti debbono accantonare, debbono mettere da un lato». La struttura troverebbe posto nel monoblocco di San Martino dove sono stati già finanziati i lavori e probabilmente il cardiochirurgo Roberto Coppola che adesso lavora a Villa Azzurra potrebbe passare al San Martino.
«Io sono stato operato e curato a Villa Azzurra- continua Careddu - e mi pare un peccato smantellare un impianto valido sotto tutti i punti di vista solo perché si deve usare questo modo di ragionare o di fare politica.

Sarebbe bello che finalmente i nostri politici, perché alla fine sono loro che decidono, si ravvedessero valutando senza fretta questo problema e decidendo in misura aderente dopo avere effettivamente vivisezionato il problema».