Rischio alluvione, l'allarme del Pdl: «Molassana sta peggio di Quezzi»

«Se non arrivano segnali forti andremo a Roma. Sono disposta anche allo sciopero della fame. Perché la situazione dei rivi di Molassana è peggiore di quella del Fereggiano». L'allarme arriva da Cristina Scarfagliero, consigliere Pdl nel Municipio Media Val Bisagno che è tornato a discutere sulle criticità idrogeologiche del territorio. «Abbiamo paura di nuovi danni - aggiunge Scarfagliero -. Qui non si tratta più di destra o sinistra. La drammatica situazione dei nostri rivi desta preoccupazione, ed è per questo che abbiamo in modo bipartisan approvato una mozione che verrà presentata al prossimo Consiglio comunale. Per capire». Capire, si interrogano i consiglieri, quali saranno gli interventi. È una preghiera rivolta a tutti: Comune, Provincia e Regione. «L'importante è intervenire - sollecita Paolo Aimé, consigliere di opposizione -. La Commissione II ha redatto il documento ed ho insisto affinché venisse inserito nella mozione il principio di sussidiarietà: interviene lo Stato quando le istituzioni locali non riescono a risolvere il problema». E ieri pomeriggio, in Municipio c'erano anche i promotori del comitato nato per sensibilizzare il problema sicurezza. «Combattiamo - chiarisce Raffaele Armillotta - per la messa in sicurezza dei rivi, da decenni in grave stato di abbandono». La promessa la strappa il presidente Agostino Gianelli: «Domani la Giunta comunale delibera sui fondi da investire nella Valbisagno. Si scoprirà se saremo gratificati o smentiti». «Il problema è serio - conclude Maurizio Uremassi, capogruppo Pdl -. Il Municipio deve farsi promotore e non svolgere un ruolo di regia.

Il Pdl insieme alla Lega e alla Lista Musso dice no alla realizzazione del nuovo centro commerciale di Ponte Carrega nell'ex Cementifera. C'è stato un aumento di volumetria degli edifici, ma né il Municipio, né i cittadini e i commercianti ne sapevano qualcosa. Così si danneggia ulteriormente una zona a fortissimo rischio idrogeologico».

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