Cronache

Il Roja come l'Amazzonia: una foresta sul letto del fiumeAllarme in vista delle prossime piogge

Il greto del fiume Roja versa in una situazione di degrado e incuria. Vegetazione simile a quella tropicale che in alcuni tratti fa sembrare di essere in Amazzonia o in Florida ma senza, per fortuna e per ora, coccodrilli. L'alveo del Roja è anche una discreta oasi faunistica, infatti al suo interno è possibile vedere cigni, oche, anatre, qualche cormorano, gabbiani, topi ed anche qualche cinghiale avventuratosi prima dell'apertura della stagione della caccia. Dal 2005 una parte dell'alveo del Fiume Roia è tutelato come sito di interesse comunitario dalla Regione per un'area di 134 ettari sul territorio del Comune di Ventimiglia. Ma vegetazione e fauna a parte, il grido di allarme lanciato da chi vive a pochi passi dal fiume è che con l'arrivo dell'autunno e delle forti precipitazioni atmosferiche, le varie piante possano diventare dannose se trasportate dalla forte corrente dell'acqua e causare possibili danni ai manufatti vicini. Ma oltre a questo pericolo i ben informati del posto hanno spiegato che il danno maggiore in caso di forti piogge potrebbe essere creato dal fango proveniente dalla cava di Bevera che trasportato a valle potrebbe trasformarsi nella cosiddetta “bomba d'acqua”. Dall'ufficio tecnico del Comune di Ventimiglia i funzionari hanno spiegato che la manutenzione del fiume Roja viene fatta una volta l'anno su delega dell'Amministrazione Provinciale, come è prassi, oltre a dare un contributo finanziario che è stato di 25 mila euro per il 2012. Si è cosi provveduto a ripulire le aree a monte di Ventimiglia, oltre ad affermare che le piante crescono e che in sostanza non si può fermare il corso della natura... Giuseppe Falbo responsabile della Protezione Civile di Ventimiglia ha detto: “Il letto del fiume è abbastanza grande, la situazione di pericolo è semmai alla foce. Da Roverino, dove abbiamo la sede, fino al mare è tutto pieno di boscaglia e addirittura di campi nomadi che vivono nel greto del fiume. C'è poi la passerella Squarciafichi che rappresenta sicuramente un problema”. La passata amministrazione Scullino aveva deciso di fare pulizia perchè in caso di piena in quella zona, complice i detriti trasportati a valle dalle acque, si forma un tappo. L'iniziativa, però, è stata fermata per la presenza di animali e altro e per l'intervento di associazioni ambientaliste che non vogliono si tocchi l'ecosistema esistente. Inutile dire che la situazione è pericolosa specialmente per il centro della città che, in caso di esondazione del fiume, è a rischio allagamento in particolare la zona dei giardini e del vicino palazzo comunale. Per questa ragione l'anno scorso, in occasione delle forti piogge di Novembre proprio, la Protezione Civile fu chiamata a monitorare la situazione presso la passerella.

Soluzioni? “Si potrebbe scavare – conclude Falbo - a monte della foce per abbassare il letto del fiume in modo da rendere più agevole il deflusso delle acque”. Chissà Ugo Foscolo e il suo Jacopo Ortis di cui ne scrisse nelle celebri “Lettere da Ventimiglia”, cosa penserebbero a vedere il fiume Roja ridotto in questo stato?

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