Salvaguardare il territorio, garantire lo sviluppo economico, mantenere le tradizioni. Sintetizzando: «Natura, lavoro, storia». Giacomo Rossignotti, toglie i veli alla terza e ultima lista che lo sosterrà nella corsa a Palazzo Durazzo Pallavicino. Sul logo c'è l'azzurro del mare, il verde delle colline e un ramo bianco simile ad un germoglio, simbolo di speranza per un finale che Rossignotti, questa volta, si augura diverso. Imprenditore del settore ricettivo e commerciale, 51 anni, ci riprova 5 anni dopo: nel 2008 lo votò un sestrese su cinque, ma i 2.550 voti raccolti non gli bastarono per raggiungere il ballottaggio. «Sestri Levante - osserva - ha bisogno di migliorie più nelle periferie che nel centro. Penso, per esempio, ai tanti sentieri da valorizzare che porterebbero benefici sia dal punto di vista turistico sia occupazionale. Il dramma è che molti amministratori prendono tanti voti proprio nelle frazioni, quasi ci fosse una sindrome di Stoccolma». In «Natura, lavoro, storia», ci sono 13 candidati di diversa estrazione; tra loro l'artista Bianca Maria Navone, il dipendente Fincantieri Valerio Carli, l'artigiano Marco Canepa. Una lista civica che si aggiunge alle altre due già ufficializzate: «Segesta domani» e «Patto per Sestri», formazione quest'ultima che vede presenti due esponenti in rotta con il Pdl, il coordinatore cittadino Graziano Stagni e il consigliere comunale Giancarlo Stagnaro.
A meno di un mese dalle elezioni del 26 e 27 maggio, Sestri Levante entra nel vivo della contesa. I candidati sindaco sono quattro. Rossignotti se la dovrà vedere con Valentina Ghio, assessore ai servizi sociali ed espressione della maggioranza uscente. A sostegno di quella che potrebbe diventare la prima donna ad amministrare la Bimare, ci sono per il momento tre liste: quella del Partito democratico, «Sestri al Centro» e «La Sestri che vogliamo».
Rossignotti ora si fa in tre per battere la sinistra in «rosa»Elezioni di Sestri Levante
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