Qualche anno fa, Fabio Costa, battagliero consigliere municipale di Sampierdarena e San Teodoro, sempre in prima linea fra Pdl e Lega, fondò un'associazione di piccoli imprenditori della zona, con lo scopo di difendere tutti insieme i propri interessi e la propria sopravvivenza. Insomma, una lobby, ma di quelle dichiarate, trasparenti, pulite. Di quelle che ci mettono la faccia e combattono a viso aperto contro le ingiustizie di cui pensano di essere oggetto. Una lobby di cui il nostro bravissimo Ferruccio Repetti è diventato una specie di Omero, raccontandone passo passo le imprese ai confini dell'epica e della lotta per la sopravvivenza.
Del resto, Costa aveva tutte le carte in regola per fare quella battaglia. E non per via del suo impegno in Municipio, ma perché piccolo imprenditore e artigiano della zona, con una carrozzeria e tutti i problemi dei carrozzieri, una battaglia quotidiana per la vita.
Insomma, all'esordio, le piccole imprese aderenti all'associazione erano 59. Oggi, sono rimaste in quattro. E non per sfiducia nell'associazione, ma proprio perché nel frattempo hanno chiuso i battenti le altre 55, uccise dalla crisi, dalla burocrazia e strangolate da tasse, lacci e lacciuoli che strangolano le imprese che chiedono semplicemente di lavorare.
Quelle 55 croci sulla lista delle imprese significano posti di lavoro persi, tasse in meno pagate allo Stato, indotto distrutto, altri posti persi, in una sorta di circolo vizioso della crisi.
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